SYDNEY – In occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo appena conclusa, il Com.It.Es del New South Wales ha organizzato una serata dedicata alla letteratura italo-australiana.

L’evento, tenutosi il 16 ottobre presso la biblioteca comunale di Haberfield, ha registrato un’importante affluenza, a testimonianza dell’interesse e del coinvolgimento della comunità italo-australiana.

Il tema di quest’anno, ‘L’italiano e il libro: il mondo fra le righe’, ha dato l’opportunità di esplorare il rapporto tra lingua e letteratura nel contesto contemporaneo, proponendo il libro come veicolo principale di trasmissione del patrimonio culturale e identitario italiano.

La serata è stata animata dagli interventi di due accademici di fama internazionale come il professor Gaetano Rando dell’Università di Wollongong, uno dei più rinomati studiosi di letteratura italo-australiana, e la dottoressa Alice Loda della University of Technology di Sydney, esperta di letteratura translingue e fenomeni migratori.

Durante l’incontro, sono stati affrontati diversi temi chiave legati alla letteratura italo-australiana, che va oltre i confini fisici della migrazione per includere pratiche linguistiche translingue e la produzione culturale delle seconde generazioni.

Si è discusso del “perimetro fluido” di questa letteratura, della sua traiettoria storica e dell’impatto che ha avuto sui paesaggi culturali sia locali sia internazionali.

Uno degli argomenti centrali trattati è stato il concetto di trasculturazione, una dinamica che analizza come le interazioni culturali, specialmente nei contesti migratori e coloniali, portino alla nascita di nuove pratiche culturali che trascendono i confini delle singole tradizioni. Con una “zona di contatto” in cui diverse culture si incontrano, creando spazi di scambio e dialogo culturale.

Particolare attenzione è stata data alle narrazioni prodotte dalle seconde generazioni, che si situano al confine tra il “qui” e il “lì” e che offrono nuovi strumenti di riconciliazione e di integrazione delle identità locali e globali. La letteratura italo-australiana, infatti, è stata riconosciuta come un veicolo di conoscenza contestualizzata, capace di mettere in discussione i canoni nazionali e fornire un’interpretazione transnazionale delle esperienze migratorie.

La serata ha incluso anche letture di testi di autori italo-australiani come Paolo Totaro, Danilo Sidari, Emilio Gabbrielli, Concetta Perna e Marco Zangari, che hanno contribuito a rendere la discussione ancora più viva e concreta.

Durante l'evento è stata effettuata anche la consegna del Premio Italo-Australian of the Year 2024 a Santo Crisafulli, per il suo straordinario contributo alla promozione della cultura italiana in Australia. Il premio è stato consegnato dal console generale d’Italia a Sydney, Gianluca Rubagotti, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Paolo Barlera.

Santo Crisafulli, arrivato in Australia dalla Sicilia nel 1996, ha lasciato la sua carriera da insegnante per dedicarsi al teatro.

Attraverso la Bottega d’Arte Teatrale, ha promosso spettacoli in lingua italiana che celebrano le tradizioni culturali italiane, riuscendo a coinvolgere diverse generazioni.

Questa iniziativa è stata particolarmente apprezzata per il suo valore educativo e sociale, unendo giovani e adulti intorno all’arte e alla cultura.