Negli episodi racconta il mondo delle olive e dei prodotti che ne derivano, in particolare dell’olio. Il progetto è molto ambizioso, racconta Cotsis, perchè offre allo spettatore un viaggio nella storia più antica della cultura mediterranea, attraverso contributi dalla Puglia, dalla Sicilia, da Amalfi, Lesbo, attraverso il Peloponneso, Atene per arrivare a Sydney.
Il narratore e protagonista è Mimmo Lubrano, nome noto in Australia per essere il CEO di Sandhurst, anche musicista amatoriale e soprattutto un vero conoscitore delle olive, di cui sa veramente tutto: come nascono e crescono e tutto ciò che vi ruota attorno, dalla raccolta ai prodotti finali.
Ed è proprio lui che accompagna lo spettatore tra Italia e Grecia, raccontando di come le olive uniscono culture, regioni, famiglie, professioni.
Le due puntate sono state definite un viaggio multisensoriale, che porta alla scoperta degli innumerevoli utilizzi dell’antico frutto.
Nel primo episodio viene raccontata l’apposita preparazione delle olive provenienti da Italia e Grecia per il mercato australiano.
La storia delle olive ha origini antichissime, racconta Mimmo Lubrano in un’intervista.
È un vero intenditore, fin da bambino ha assaporato gusto e proprietà dei differenti tipi di olive, grazie alla famiglia di origine italiana che già dagli anni ’60, quando l’olio di oliva si trovava solo in farmacia, aveva iniziato a produrlo e imbottigliarlo.
Il padre di Mimmo è arrivato in Australia nel 1951 dall’isola di Procida e la madre da San Fele in Basilicata, nel 1955; Mimmo è nato nel 1964 e racconta di aver assorbito dai genitori sia la cultura della terra che del mare. Racconta anche che ancora oggi utilizza molto i prodotti italiani per la preparazione dei suoi prodotti, ma anche greci, diversi tra loro ma entrambi molto validi.
Gli italiani hanno portato in Australia non solo l’olio d’oliva ma anche molti prodotti dell’orto, che in Australia non erano nemmeno conosciuti.
Mimmo racconta della food revolution degli italiani, e non solo, e ricorda il famoso programma degli anni ’70 ‘The Paul Hogan Show’, in cui il futuro Mr. Crocodile Dundee descrive i peperoni verdi e rossi come “quelle cose verdi e rosse che mangiano i dagos”.
Inoltre, continua: “L’olio d’oliva è uno dei prodotti alimentari più naturali esistenti, perché viene estratto in maniera meccanica. La sua produzione è amica dell’ambiente, la raccolta avviene ancora principalmente a mano”.
Mimmo conosce molto bene sia l’Italia che la Grecia, che visita regolarmente anche per ragioni lavorative. Racconta che la raccolta delle olive è un rito, come la vendemmia, che ha connessioni anche con la religione, come quasi tutte le tradizioni più antiche in Italia.
Come è stato fare l’attore?
“Per me è stato facile, la cultura italiana è fatta di arte e buon cibo, sono anche un musicista”.
E lavorare con Billy Cotsis com’è stato?
“Molto interessante - racconta Mimmo -. Gli italiani e i greci cresciuti in Australia negli anni ’60 e ’70 hanno vissuto un’esperienza simile, per questo ho sentito molta sintonia nel lavorare con Billy”.
Svariati i contributi: dal museo delle olive di Sparta, fino alla storia di Armando Balestrazzi che, da dirigente d’azienda, decide un giorno di acquistare un vasto uliveto appena fuori Brindisi, in Puglia, creando un agriturismo aperto 365 giorni all’anno, con tanto di museo, coltivazione, raccolta e lavorazione delle olive e ristorante.
Ma anche la particolare storia di Lauren Birmingham Piscitelli, di Boston, che si è innamorata dell’Italia durante un viaggio studio. Lauren ha sposato un italiano e ha deciso di restare fedele all’amore per la cultura italiana creando la società ‘Italian Cooking Vacations’, che dagli States organizza tour enogastronomici in tutto il Bel Paese.
Nel Peloponneso la troupe ha incontrato Tassos Anestis (ci racconta Cotsis, ndr) proprietario di Rhizoma Olive Farms, vicino a Kranidi, azienda operante da tre generazioni e anche James Roubis che divide il suo tempo tra Sydney e Vlahioti vicino a Sparta, inseguendo la sua passione della produzione di olive.
La miniserie dovrebbe essere presto disponibile anche su Foxtel, dopo essere stata trasmessa in anteprima mondiale su Channel 31 poco prima della sua chiusura.
Tra i prossimi progetti di Billy Cotsis, il documentario Magna Grecia: the Greko of Calabria.
Due episodi che ci porteranno in Calabria alla scoperta di borghi e villaggi in cui ancora si parla greco, con personaggi interessantissimi e della perfetta fusione della loro identità greca e calabrese.
Pochi mesi fa, come riportato anche sulle pagine di questo giornale, Billy ha presentato ad Adelaide un progetto simile ma sulla Puglia, dal titolo Magna Grecia: the Greko of Puglia, che è stato proiettato a festival internazionali e che ha vinto diversi premi.