ROMA - Tutti assolti gli attivisti di Ultima Generazione, che il 21 maggio 2023 versarono carbone vegetale nella Fontana di Trevi, a Roma.  

La sentenza, pronunciata con rito abbreviato, riguarda il blitz – organizzato pochi giorni dopo l’alluvione in Emilia-Romagna – per denunciare il collasso eco-climatico e le responsabilità del governo nel continuare a finanziare le industrie fossili. 

In una nota, il movimento sottolinea che l’azione aveva un intento simbolico e non ha provocato danni al monumento, come conferma anche la perizia tecnica depositata durante la prima udienza.  

“Le superfici non hanno assorbito il colorante, nessuna traccia è rimasta visibile sul marmo della vasca né sui travertini”, avevano sentenziato i tecnici della Procura. 

Il giudice ha quindi assolto gli imputati, che rischiavano fino a tre anni di carcere con l’accusa di imbrattamento di beni artistici, con la motivazione per la tenuità del fatto. 

Ultima Generazione commenta la sentenza come “una vittoria della disobbedienza civile nonviolenta” e annuncia nuove iniziative. Nel mirino c’è la grande distribuzione organizzata (Gdo), con l’obiettivo di ottenere il taglio dell’Iva sui beni essenziali, oggi tassati tra il 4% e il 10%. 

“In un Paese dove il potere d’acquisto è calato del 10%, azzerare l’Iva su pane, pasta, olio e altri prodotti di base è il minimo. Fratelli d’Italia ne aveva fatto una promessa, ma è rimasta lettera morta. Noi vogliamo realizzarla davvero”, si legge nel comunicato. 

Parte così una nuova campagna: se entro l’autunno verranno raccolte 100.000 adesioni, da ottobre inizierà un boicottaggio dei supermercati, per chiedere il taglio dell’Iva finanziato con un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende responsabili della crisi climatica.  

“In Croazia il boicottaggio ha funzionato. Colpendo la Gdo sul piano economico e mediatico possiamo spingerla a sostenere la nostra richiesta”, annuncia Ultima Generazione.