LA PAZ - L’ex presidente Evo Morales ha fatto riferimento lunedì mattina al messaggio lanciato il giorno prima dall’attale capo di Stato, Luis Arce, attraverso un video in cui lo accusava di voler mobilitare il Paese per interessi elettorali e accorciare il suo mandato. “Luis Arce non è solo disperato, ma anche confuso” ha scritto sul suo account X.   

Morales ha annunciato una marcia questo martedì dalla piccola città di Caracollo (Oruro) a La Paz, che si unirà alle proteste di altri settori in una settimana complessa per il governo. “Il suo messaggio di manipolare l’opinione pubblica e di rendermi responsabile delle proteste organizzate dai movimenti sociali non è degno della sua investitura” ha detto Morales, chiedendo “rispetto per il nostro popolo nei suoi momenti di lotta”. 

Nel messaggio di ieri, durato poco più di 11 minuti, Luis Arce aveva affermato che la marcia è motivata dagli interessi elettorali di Evo Morales, che vuole imporre la sua candidatura “con le buone o con le cattive”.

“Ho la responsabilità storica di denunciare davanti al Paese e al mondo ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni in Bolivia a causa tua (Evo Morales) – ha detto Arce –. Nei prossimi giorni inizierà una marcia per poi passare al blocco stradale nazionale, che si concluderà con un tentativo di colpo di Stato contro un governo popolare, è qualcosa di cui prima o poi dovrai rendere conto al nostro popolo”. 

In risposta, l’ex presidente ha detto che la mobilitazione non è per favorire una persona, ma piuttosto la reazione di un “popolo stanco di un governo incosciente, che ha mantenuto un silenzio assoluto di fronte alla crisi, alla corruzione e alla distruzione della stabilità”. 

Evo Morales e Luis Arce appartengono allo stesso partito, il Mas, oggi diviso da forti tensioni interne anche a causa della crisi che sta attraversando la Bolivia, dopo il forte sviluppo degli anni della presidenza di Morales, al governo ininterrottamente dal 2006 al 2019.

Circondato da contadini filogovernativi, Luis Arce ha accusato Evo, suo ex mentore, di aver cercato di metterlo in cattiva luce per apparire come un “salvatore” della Bolivia e “rimanere al potere per altri 14 anni o più”. Il capo di Stato ha spiegato che i ministri del suo gabinetto hanno risposto alla lista di richieste presentate da Evo Morales, in un documento di 23 pagine in cui rispondono a ciascuna delle richieste incentrate su aspetti economici e politici. 

Si prevede una settimana travagliata per il Paese. Oltre alla mobilitazione indetta da Evo Morales, che ha chiamato una “Marcia nazionale per salvare la Bolivia”, ci sarà un blocco stradale a La Paz da parte dei contadini degli altopiani e altre marce sulla sede del governo da parte dei sindacati.