BRASILIA - Il giudice della Corte suprema del Brasile (Stf), Alexandre de Moraes, ha ordinato che gli avvocati di Jair Bolsonaro forniscano chiarimenti, entro 24 ore, sul presunto mancato rispetto delle misure cautelari imposte all’ex presidente.  

In particolare, nel mirino del magistrato è finita una dichiarazione rilasciata alla Camera dei Deputati, a Brasilia, dove Bolsonaro ha mostrato ai giornalisti la cavigliera elettronica che indossa da venerdì scorso. 

L’ex presidente del Paese é indagato per il suo presunto coinvolgimento in un complotto golpista volto a sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2022 in Brasile, vinte da Luiz Inácio Lula da Silva. 

Nella sua decisione, Moraes ha avvertito che, qualora la difesa non si manifesti entro il termine stabilito, potrà decretare l’arresto immediato dell’ex mandatario, come previsto dall’articolo 312, primo comma del Codice di Procedura Penale. 

Secondo quanto reso noto dall’Agência Brasil, il divieto di interviste riguarda anche l’utilizzo diretto o indiretto dei social media, inclusa la trasmissione, ritrasmissione o diffusione di audio, video o trascrizioni di interviste su qualsiasi piattaforma digitale, anche tramite terzi. 

L’ex presidente aveva in programma un’intervista con il sito all news Metrópoles, poi cancellata. Il portale ha annunciato la decisione attribuendola alla “paura di essere arrestato”.  

Nonostante ciò, Bolsonaro si è comunque espresso alla Camera dei Deputati, davanti ai giornalisti. Il video, già diventato virale, lo mostra mentre afferma: “Non ho rubato risorse pubbliche, non ho ucciso nessuno, non ho trafficato nessuno”, mostrando la cavigliera elettronica. 

“Questa è un simbolo della massima umiliazione nel nostro Paese. È codardia quello che stanno facendo con un ex presidente della Repubblica. Noi affronteremo tutto e tutti. Quello che conta per me è la legge di Dio”, ha aggiunto davanti alla stampa. 

Intanto, un altro fronte si apre per la famiglia Bolsonaro. Moraes ha disposto infatti anche il blocco di tutti i beni mobili e immobili del deputato federale Eduardo Bolsonaro, terzo figlio dell’ex presidente, noto in Brasile con il soprannome di “03”.  

La misura prevede il congelamento dei conti bancari e della chiave Pix – il sistema di pagamento elettronico istantaneo brasiliano – e impedisce a Bolsonaro Jr di effettuare qualsiasi operazione finanziaria, compresi ricezione e invio di denaro.  

Anche lo stipendio da deputato rimarrà bloccato sul suo conto. Secondo Cnn Brasil, si tratta di una strategia investigativa definita “soffocamento finanziario”, finalizzata a interrompere la continuità di una presunta attività criminale.  

L’inchiesta riguarda l’operato di Eduardo Bolsonaro negli Stati Uniti, dove risiede da marzo. 

Le indagini ipotizzano che il deputato, attraverso contatti internazionali e reti di estrema destra attive anche sul suolo statunitense, abbia svolto un ruolo nella diffusione di contenuti antidemocratici e nella promozione di strategie per delegittimare il risultato delle elezioni brasiliane del 2022, perse dal padre.