TEL AVIV - Israele e Hezbollah hanno minacciato di intensificare i loro attacchi oltre confine, nonostante il coro di appelli internazionali a entrambe le parti per fare un passo indietro dall’orlo di una guerra totale.  

L’Idf, nella notte, ha annunciato di aver lanciato attacchi “diffusi” contro obiettivi di Hezbollah in Libano. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Times of Israel” l’esercito israeliano sta effettuando bombardamenti nella valle di Beqaa, nel sud del Paese. Il bilancio dei bombardamenti odierni sarebbe di oltre 100 morti e 400 feriti, secondo quanto riferito dal ministero della Salute libanese, aggiungendo che tra le vittime ci sono “bambini, donne e paramedici”. 

Da parte sua Hezbollah ha rivendicato il lancio di decine di razzi sul nord di Israele in una sola ora. Il gruppo sciita filoiraniano ha affermato di aver preso di mira basi militari vicino a Safed, così come una struttura appartenente alla società di difesa Rafael vicino ad Haifa.  

Il primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo un intenso lancio di razzi dal Libano, ha detto che Israele ha inferto “una serie di colpi a Hezbollah che non avrebbe mai potuto immaginare”. Un vicecapo del gruppo sciita libanese, Naim Qassem, ha avvertito che si è entrati in “nuova fase” della battaglia contro Israele. 

L’agenzia ufficiale libanese (Ani) ha annunciato che dei cittadini libanesi hanno ricevuto messaggi sui loro telefoni fissi da Israele che chiede loro di evacuare i luoghi in cui si trovano. Lo stesso avvertimento è stato trasmesso anche all’ufficio del ministro dell’Informazione libanese. L’ufficio del ministro dell’Informazione, Ziad Makari, a Beirut ha detto all’agenzia France Presse di aver ricevuto una chiamata simile. L’esercito israeliano si è rivolto ai cittadini libanesi, consigliando di “stare lontani dagli obiettivi” di Hezbollah nel Sud del Libano. 

Il presidente Usa, Joe Biden, ha assicurato che sta facendo “tutto il possibile” per impedire l’allargamento del conflitto. In vista dell’Assemblea generale dell’Onu, il numero uno delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia dal rischio che il Libano diventi “un’altra Gaza”. 

L’esercito israeliano ha attaccato la scuola Khaled bin al Walid, situata nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Si tratta del terzo attacco contro un centro educativo nell’enclave palestinese nelle ultime 72 ore. Lo ha riferito il portavoce della Protezione civile di Gaza, Mahmud Basal, confermando che almeno tre persone - un padre, una madre e sua figlia - sono morte nei bombardamenti. Basal ha anche annunciato la morte di altre 5 persone in un attacco israeliano contro una casa a Deir al Balah, nel centro della Striscia. Le vittime, secondo il portavoce, sono una madre e i suoi quattro figli.