TORINO - “Ragazzi se vi dico 'treno' andate da quella parte eh?”, si sente in un breve video girato la sera del 30 agosto, pochi minuti prima dell'incidente ferroviario a Brandizzo, nel Torinese, costato la vita a cinque operai, tra cui l’autore. 

Nel filmato, fatto con un telefonino poco prima la tragedia, si vedono alcuni operai al lavoro intenti a rimuovere il pietrisco sotto i binari, ed è stato recuperato da un profilo social di Kevin Laganà, una delle cinque vittime della tragedia, e ieri mattina è stato consegnato alla procura di Ivrea dall'avvocato della famiglia, Enrico Calabrese. La voce che esorta ad andare “da quella parte” non è di uno degli operai al lavoro.  

La squadra era accompagnata da un capo cantiere della loro azienda, la Sigifer, e da un tecnico di Rfi, ora entrambi indagati. Da quel che si ricava dalla visione del filmato erano stati informati che su quella linea era previsto il passaggio di convogli. Si sente qualcuno affermare: “Noi possiamo vedere il segnale, voi prendete le misure, io guardo il segnale e appena dico via... “ , poi un fischio e quindi “uscite da quella parte perché i treni passano qua, dovrebbero passare gli ultimi treni”.  

Kevin chiede “questo è già interrotto?” (riferendosi evidentemente al binario) e la voce gli risponde “questo è interrotto”. “Quindi possiamo metterci sopra lo spezzone e bonificarcelo?”, domanda ancora Kevin, che si sente rispondere: “No, passa l'autoscala, una volta che passa l'autoscala va bene”. 

A quel punto, l'esortazione: “Ragazzi se vi dico treno andate da quella parte, eh”. Il giovane operaio accoglie queste parole sorridendo e, quando un'altra persona dice “Se arriva il treno da che parte passate?” risponde “di qua” indicando la staccionata dietro di lui.  

“L'avvio delle lavorazioni è tassativamente subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione scritta all'interruzione della circolazione dei treni”, ha detto l'amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio in audizione alle Commissioni riunite Trasporti e Lavoro della Camera sulla sicurezza e l'incidente di Brandizzo. I lavori con l'occupazione dei binari sono “sempre effettuati in assenza di circolazione dei treni e comunque svolti in intervallo orario prestabilito che deve essere formalmente autorizzato per iscritto dall'operatore della circolazione dei treni al richiedente l'interruzione”.  

“Rfi ha istituito una commissione di indagine, presieduta da autorevoli esponenti del mondo accademico, i cui esiti saranno messi prontamente a disposizione delle autorità competenti”, ha proseguito.  

“Il sistema di regole di cui ci siamo dotati non ammette deroghe, questo è il valore fondamentale nel sistema di gestione della sicurezza ferroviaria. Si trattava di un subappalto che, conformemente alla normativa vigente, è stato autorizzato da Rfi previa positiva verifica dei requisiti generali, tecnici ed organizzativi”, ha precisato  Strisciuglio, spiegando che “l'impresa è iscritta nel nostro sistema di qualificazione quindi il sistema di regole si estende sia all'appaltatore che al subappaltatore”. 

“Molto dispiaciuti” per la diffusione del video, che comunque “è assai utile per la ricostruzione della vicenda”. Questa è la presa di posizione degli avvocati Enrico Calabrese e Marco Bona, legali delle famiglie di due delle vittime dell'incidente ferroviario di Brandizzo, rispetto alla pubblicazione del filmato. “Dalle immagini sembrerebbe emergere un modus operandi non occasionale, con direttive impartite ai lavoratori assai pericolose”, aggiungono.