BRASILIA – Il Brasile ha espresso la sua contrarietà all’intenzione degli Stati Uniti di introdurre un’imposta doganale del 50% su alcune esportazioni brasiliane.  

In una lettera inviata martedì al segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick e al rappresentante commerciale Jamieson Greer, il vicepresidente Geraldo Alckmin e il ministro degli Esteri Mauro Vieira hanno messo in guardia contro l’impatto negativo che tale misura potrebbe avere su settori chiave di entrambe le economie. 

La missiva invita Washington a rispondere a una proposta commerciale avanzata da Brasilia il 16 maggio, contenente un elenco di ambiti negoziabili. “Il Brasile resta disponibile a dialogare con le autorità statunitensi e a negoziare una soluzione reciprocamente accettabile, nell’ottica di preservare e rafforzare la storica relazione bilaterale”, si legge in un comunicato ufficiale del governo brasiliano. 

La decisione statunitense è stata anticipata la scorsa settimana dal presidente Donald Trump, che ha motivato la sua minaccia con un’accusa politica: in una lettera indirizzata al presidente Lula, Trump ha denunciato una presunta “caccia alle streghe” nei confronti dell’ex presidente Jair Bolsonaro, attualmente sotto processo per aver tentato di sovvertire il risultato delle elezioni del 2022. 

Bolsonaro ha ringraziato Trump in un’intervista alla stampa: “Mi ha trattato come un fratello e continua a farlo. Ha messo il mio nome in cima alla lettera, proprio lì, il mio nome”, ha dichiarato. 

Nel frattempo, il presidente Lula ha annunciato la creazione di un comitato interministeriale per studiare e coordinare contromisure a tutela dell’economia nazionale, in risposta al possibile colpo commerciale rappresentato dai dazi statunitensi.