Siamo onesti, arrivati a dicembre la voglia di indossare il pigiama di flanella fino al 7 gennaio è forte. Ma poi arrivano gli inviti: la festa aziendale dove si deve fingere disinvoltura, il cenone della Vigilia con i parenti che analizzano il nostro girovita, e la famigerata notte di San Silvestro. La buona notizia? La moda ha deciso di venirci incontro. Quest’anno il mantra non è “soffrire per essere belli”, ma “brillare per confondere i nemici”. Tra ritorni inaspettati e tessuti che sembrano arrivare dal futuro, ecco la mappa di stile per chiudere l’anno da protagonisti.

Il rosso delle feste

Se si stava pensando di rispolverare quel vestito rosso fuoco che si usava dal 2018, bisogna fermarsi. Il rosso è ancora il re delle feste, ma per il Natale 2025 cambia frequenza. La tendenza dominante è il Burgundy profondo e il Cherry Mocha. Parliamo di sfumature scure, intense, quasi gotiche ma iper-raffinate. Immaginiamo abiti in velluto di seta che accarezzano la figura senza stringere (strategici per il post panettone) o completi giacca-pantalone color vinaccia. Un consiglio di stile: abbinare il burgundy all’oro rosa. È l’accoppiata che urla “lusso silenzioso” senza bisogno di loghi in vista.

L’era del liquid metal

Per la notte del 31 dicembre, la discrezione è ufficialmente bandita. Ma attenzione, le paillettes classiche sono considerate un po’ “vecchia scuola”. La vera tendenza del Capodanno 2025 è l’effetto Liquid Metal. Tessuti lamé ultra leggeri che sembrano argento fuso colato addosso, raso specchiato e maglie in cotta che citano gli anni ‘90 ma con un taglio futuristico. Il pezzo da indossare: una gonna midi argento liquido o un top asimmetrico color canna di fucile. L’alternativa: se l’argento fa sentire un’astronauta, puntare sul blu notte elettrico con dettagli in cristalli. È il nuovo nero, ma più divertente.

Il trionfo del cozy-chic

Tra un party e l’altro, c’è il temuto pranzo del 25 o di Santo Stefano. Qui la tendenza ci salva. Non stiamo parlando di vestirsi male, ma di quel cozy-chic fatto di cardigan in cashmere molto largo, gilet in maglia lavorata e mocassini con suola chunky. È il trionfo della comodità che non rinuncia allo stile. Per il 2025, il tocco in più è la spilla gioiello, grande, esagerata, appuntata sul bavero di un blazer di lana cotta.

Tacchi scultura e borse micro

Se l’abbigliamento gioca con le texture, gli accessori del 2025 giocano con le dimensioni. Le scarpe: i tacchi scultura sono ovunque. Non serve un tacco 12 a spillo se si ha sotto i piedi una sfera cromata o un tacco geometrico che è un’opera d’arte. Le borse: rigorosamente micro (ci sta solo il rossetto e la carta di credito) o clutch morbide da portare sotto il braccio come un giornale. Quest’anno la moda chiede di osare con la materia. E ricordiamoci: il miglior accessorio resta sempre un calice di bollicine in mano.

Make-up feste 2025

Se l’outfit urla “argento liquido”, il viso non può certo sussurrare. Ma attenzione, la regola d’oro del make-up per le feste 2025 è il bilanciamento estremo. Niente “mascheroni”. Si vuole sembrare eteree creature della notte, non il risultato di un tutorial di YouTube del 2016 andato male. Ecco le due strade maestre per non sbagliare tra un brindisi e l’altro.

Occhi “frosted” 2.0

Dimenticare l’effetto ghiaccio anni 2000 un po’ cheap. Il trend di questo dicembre è l’Ethereal Chrome. Ombretti in crema color argento, ghiaccio o platino stesi sulla palpebra mobile con le dita (l’imperfezione è voluta) e tanto, tantissimo mascara nero. L’obiettivo è uno sguardo che riflette le luci dell’albero e cattura l’attenzione in ogni selfie, anche quelli con poca luce.

Labbra “vinyl vamp”

Se sugli occhi si preferisce restare neutri, puntare tutto sulla bocca. Il rossetto opaco è andato in vacanza; ora vige la legge del Gloss Vinilico. I colori? Scuri, quasi pericolosi: prugna intenso, cioccolato fondente o un rosso sangue scurissimo. Devono essere talmente lucidi da sembrare smaltati.

Tirando le somme, la regola fondamentale che nessuno potrà mai insegnare è che le tendenze sono una bussola, non una gabbia. Che si decida di avvolgersi nel mistero del velluto Cherry Mocha o di trasformarsi in una palla da discoteca umana con il Liquid Metal, l’ingrediente segreto resta il proprio atteggiamento.