BAHÍA BLANCA - Nonostante la giovane età, Bruno Cimatti è già una figura di riferimento per la diffusione della cultura italiana a Bahía Blanca, nel Sud della Provincia di Buenos Aires.

Storico, docente universitario e attivista culturale, ha saputo trasformare un legame personale in un impegno collettivo. “Il mio rapporto con l’Italia parte da una storia familiare che risale a inizio Novecento, quando il mio bisnonno, nato a Castrocaro Terme e Terra del Sole, emigrò bambino dall’Emilia-Romagna insieme ai genitori e ai fratelli”, racconta. 

 Un legame “sanguigno”, come lo definisce lui stesso, che però non si era tradotto in una forte tradizione linguistica o culturale familiare. “La lingua italiana non veniva parlata in casa. È stato un percorso tutto mio”, spiega.  

Il suo avvicinamento all’italiano è avvenuto all’università, dapprima per esigenze accademiche: come storico del fascismo in Argentina, aveva bisogno di consultare documenti in lingua originale. Poi, con il tempo, la lingua è diventata anche uno strumento per trasmettere le sue ricerche: Cimatti ha infatti tenuto corsi all’Università Roma Tre e partecipa a convegni e collaborazioni internazionali. 

Nel 2024 ha concluso con successo la Diplomatura in studi e gestione delle collettività italiane in Argentina, offerta dal Ciaae (Centro italo-argentino di alti studi dell’Università di Buenos Aires) e sostenuto dalla rete diplomatica italiana. “È stato un momento fondamentale per comprendere l’ampiezza e la ricchezza della presenza italiana in Argentina”, sottolinea. 

Negli ultimi anni, Bruno è diventato una figura centrale nelle attività della collettività italiana di Bahía Blanca. Ha partecipato alla fondazione della Rete dei Giovani Italiani della città, che riunisce under 40 di origini e formazioni diverse, e ha organizzato progetti innovativi come Parliamo!, un incontro ludico e linguistico per esercitare l’italiano in gruppo. 

Tra i progetti più noti che porta la sua firma, c’è il programma Pizza, Birra, Radio, andato in onda su Radio Nacional tra il 2022 e il 2023, premiato con il Ceibo de Oro come miglior programma radiofonico delle collettività.  

Il format si è poi trasferito online, diventando Pizza, Birra, Stream, prima di essere sospeso a causa dell’alluvione che nei mesi scorsi ha colpito gli studi e il Consolato italiano. “Siamo stati l’unico programma locale a intervistare l’ambasciatore Fabrizio Lucentini durante la sua visita del 2022”, ricorda Cimatti, con la naturale fierezza di chi ha saputo costruire spazi culturali rilevanti. 

Nel frattempo, continua a insegnare italiano alla Società Dante Alighieri, dove promuove anche eventi culturali. Il suo corso StorItalia, ad esempio, ha ripercorso le tappe principali della storia italiana in chiave divulgativa. “Cerco sempre di far dialogare la cultura storica italiana con il presente, per renderla viva, accessibile e attraente anche per i giovani”, dice. 

Un altro ambito a cui dedica particolare energia è quello della cultura emiliano-romagnola. Dopo aver partecipato al Percorso Giovani ER nel Mondo, promosso dalla Consulta degli emiliano-romagnoli all’estero, Bruno ha contribuito al rilancio del Centro emiliano-romagnolo di Bahía Blanca, fondato nel 2006 e rimasto inattivo per anni, insieme a un ex membro del Centro, Diego Di Pasquale.  

Con l’ex socio fondatore Diego Di Pasquale, ha costruito un nuovo gruppo di lavoro e rilanciato anche la presenza digitale del centro con un profilo Instagram.  

L'anno scorso, il centro ha celebrato la Giornata degli emiliano-romagnoli nel mondo con una conferenza pubblica e ha partecipato alla Settimana della cucina italiana nel mondo con un evento dedicato a Pellegrino Artusi. È tornato a essere visibile anche nella Festa della Repubblica, dopo 15 anni di assenza. 

Come se non bastasse, Bruno ha recentemente lanciato un’iniziativa personale: Parliamo in argentino, un profilo Instagram dedicato alla promozione della cultura argentina in Italia. “È la faccia opposta della medaglia. Se da un lato promuovo l’Italia in Argentina, con Parliamo in argentino voglio far conoscere l’Argentina agli italiani: musica, turismo, lingua rioplatense”. Il progetto offre anche corsi di spagnolo a distanza per studenti italiani interessati alla cultura del Cono Sur. 

A poco più di trent’anni, Bruno Cimatti rappresenta una nuova generazione di giovani italo-argentini impegnati nella costruzione di ponti culturali. Unisce rigore accademico e passione divulgativa, memoria storica e sguardo al futuro. E dimostra che l’identità italiana in Argentina non è solo una questione di origine, ma anche — e soprattutto — di scelta consapevole e di impegno quotidiano.