Majid Jamshidi Doukoshkan, 43 anni, è stato tratto in arresto domenica sera per la presunta irruzione a scopo di furto avvenuta il 16 aprile in una abitazione di Perth.
L’uomo faceva parte del folto gruppo di detenuti (149) rilasciati in seguito alla sentenza dell’Alta Corte di novembre, che aveva giudicato illegale la detenzione a tempo indeterminato di soggetti per i quali non è possibile la deportazione.
Il governo si era opposto a tale decisione, ma fu costretto a conformarsi alla sentenza, ricorrendo a misure tampone quali restrizioni di movimento e cavigliere elettroniche di tracciamento per i clandestini che si era ritrovato a rilasciare nella comunità.
A febbraio Doukoshkan violò l’ordine di limitazione degli spostamenti nelle ore notturne, ma gli fu accordata la libertà su cauzione.
Nel corso della rapina del 16 aprile, che aveva fruttato 200mila dollari in gioielli e preziosi, Nanette, un’anziana di 73 anni, era stata brutalmente percossa riportando profonde tumefazioni al volto.
Oltre a Doukoshkan sono stati arrestati un secondo uomo e una donna.
Ospite del programma televisivo Today, Dutton ha affermato che il governo ha tradito la fiducia della comunità.
“Penso solo che il primo ministro e i ministri debbano farsi avanti e spiegare come diavolo siano arrivati a questo punto”, ha detto Dutton.
“Il ministro dell’Immigrazione Andrew Giles aveva assicurato al parlamento che tutte queste persone erano monitorate e che non c’erano rischi per la comunità perché il monitoraggio e la sorveglianza stavano funzionando”.
“A quanto pare, questo non è vero”.
Dutton ha poi contemplato la probabilità futura di nuove vittime colpite da altri criminali tra i clandestini rilasciati.
“La realtà è che la criminalità è un grosso problema in molte parti del nostro paese, e il governo federale ora lo sta rendendo ancora più grosso, rilasciando nelle strade questi criminali incalliti”.
“E bisogna chiedersi perché il Commonwealth non si è opposto alla concessione della cauzione quando questo individuo era davanti alla corte a febbraio, se fosse stato tenuto in custodia in un centro di detenzione per immigrati o in carcere, o in una struttura di altro tipo, non sarebbe stato fuori per le strade”.
Dutton ha respinto la tesi di aver avuto una responsabilità politica nella situazione venutasi a creare essendosi la Coalizione rifiutata a marzo di appoggiare la legge proposta dal governo, misura che avrebbe visto i clandestini rilasciati tornare ad una qualche forma di custodia.
“Non l’abbiamo sostenuta perché non andava abbastanza a fondo”, ha detto Dutton.