BRUXELLES - Da stanotte, per le strade di Bruxelles, risuonano i clacson dei trattori arrivati nella capitale belga per una manifestazione contro il Mercosur e la nuova ripartizione dei fondi europei che andrebbe a penalizzare l’intero comparto.  

Mentre i leader europei si barricano in una città blindata per l’ultimo vertice dell’anno, l’aria che si respira a Bruxelles è tesa. L’obiettivo è un accordo ambizioso sul sostegno a Kiev che metta d’accordo tutti - superando i timori legali di Stati come il Belgio - e che risponda con i fatti allo scetticismo di Washington. Intanto, fuori dai palazzi del potere, le strade semi deserte di Bruxelles hanno visto sfilare i trattori che con i clacson intonano canzoncine, in un clima è tutt’altro che festoso. 

Davanti al Parlamento europeo gli agricoltori hanno scaricato letame e i boati dei petardi hanno rimbombato in tutto il quartiere europeo sotto gli occhi attenti di un massiccio apparato di sicurezza. A Place de Luxembourg, nel pomeriggio, dovrebbe concludersi la lunga giornata di manifestazioni che hanno visto arrivare a Bruxelles anche gli agricoltori italiani con le bandiere di Coldiretti e Confagricoltura. 

Il clima in città è teso, con i manifestanti che hanno lanciato letame anche contro la polizia schierata davanti al Parlamento e che sono stati respinti con getti d’acqua e fumogeni. Intanto, le fonti diplomatiche europee hanno fatto trapelare che in questa riunione dei 27 non si raggiungerà un accordo sul Mercosur, dopo le rimostranze della Francia e dell’Italia, e che serviranno ancora alcune settimane di approfondimenti per arrivare a un accordo che metta d’accordo tutti. 

Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno avuto un incontro con i rappresentanti degli agricoltori. A rappresentare il Copa-Cogeca (la confederazione europea delle associazioni di categoria degli agrioltori) è il presidente Massimiliano Giansanti.  

“Grazie a Copa-Cogeca per un incontro positivo e produttivo. In tempi di incertezza, i nostri agricoltori hanno bisogno di affidabilità e supporto. E l’Europa sarà sempre al loro fianco – si legge in un post su X di Costa e von der Leyen dopo l’incontro –. Con un forte e costante sostegno nel bilancio dell’Ue; aiuti mirati per le piccole aziende familiari e per i giovani agricoltori. E semplificazioni per rendere più facile la vita quotidiana degli agricoltori. L’Europa è con voi - ora e in futuro”.. 

In occasione del vertice, il presidente di Confagricoltura e del Copa (organismo che rappresenta 22 milioni di agricoltori europei), Massimiliano Giansanti, ha incontrato la presidente Ursula von der Leyen per ribadire le ragioni della protesta. Il messaggio è chiaro: l’agricoltura deve essere trattata come un asset strategico fondamentale per l’Unione Europea, ricevendo risorse economiche e una visione politica adeguate al suo ruolo. 

“Oggi garantiamo la sicurezza alimentare in quello che è il principale mercato al mondo”, ha spiegato Giansanti, sottolineando come sia vitale proteggere questo primato. La richiesta centrale è quella della reciprocità negli accordi commerciali: l’Europa non può spalancare le porte a prodotti esteri che non garantiscano gli stessi standard qualitativi e sanitari imposti ai produttori europei. 

Ma la mobilitazione non punta solo a una protezione del mercato. Giansanti ha chiarito che il settore non cerca una generica deregolamentazione, bensì “leggi migliori” che permettano agli agricoltori di agire come veri imprenditori. “Il cambiamento climatico, la complessa situazione geopolitica e le sfide future necessitano di politiche forti, autorevoli e ben finanziate, capaci di tenere l’Europa unita”, ha aggiunto il leader degli agricoltori, concludendo con un richiamo ideale: “Chiediamo di ritrovarci intorno ai valori dei padri fondatori che, proprio partendo dall’agricoltura, fecero nascere l’Unione”.