Brydie Zorz è una giovane donna della popolazione aborigena dei Wiradjuri di origini italiane e sta lasciando il segno nella conversazione sul riconoscimento e la riconciliazione. Per Brydie la conversazione è tanto personale quanto politica. Brydie afferma di essere “molto orgogliosa della sua eredità” e con ciò intende il privilegio di essere Wiradjuri oltre ad avere origini italiane, una dei quattro figli nati in una famiglia Wiradjuri-irlandese-Maori-italiana.

La famiglia di suo padre è di Auronzo di Cadore nelle Dolomiti bellunesi. Wiradjuri Country è il territorio più grande del New South Wales e comprende le città di Dubbo, Orange, Bathurst, Wagga Wagga e Griffith. Brydie è cresciuta con sua nonna Wiradjuri da parte di suo padre. Brydie è stata anche influenzata dall’eredità culturale italiana di suo padre. Uno dei suoi ricordi più belli è quello di quando imparava a fare la pasta in casa con suo padre e i suoi fratelli. Si riunivano intorno al tavolo con le uova, la farina e il mattarello desiderosi di fare l’impasto della pasta che finiva per essere servito come un pasto delizioso. Ora Brydie, a 21 anni, si sente a suo agio nel muoversi per il mondo con un forte senso di sé che incarna tutti i vari elementi che compongono il suo unico, ricco patrimonio culturale. Brydie ha lasciato la sua città natale di Lithgow per studiare un Bachelor of Law and Arts con specializzazione in Politica e Relazioni Internazionali presso l’Università del New South Wales a Sydney.

La prima della sua famiglia ad andare all’università, aspira a “contribuire alla costruzione della nazione” attraverso una carriera in politica o in un’area di lavoro correlata. Ritiene che sia tempo per l’Australia di “guardare a dove siamo come nazione, come siamo impostati, da dove veniamo, i nostri insegnamenti e, soprattutto, dove vogliamo andare”. Brydie fa parte dell’Uluru Youth Dialogue. Spiega che nel 2019, 50 giovani che rappresentano organizzazioni in tutta l’Australia (remote, regionali e urbane) si sono riuniti in una Convention giovanile.  La speranza più profonda di Brydie è che entro la fine dell’anno i popoli delle Prime Nazioni siano finalmente riconosciuti e che il futuro sia più promettente.

L’energia di Brydie nel 2023 è fermamente diretta verso i suoi studi universitari e il suo lavoro intorno all' Uluru statement from the heart