CANBERRA – Il ministro ombra federale del Tesoro, Angus Taylor, ha presentato la sua replica al nuovo budget in un discorso tenuto al Circolo della stampa di Canberra, nel quale ha accusato il governo Albanese di avere adottato una strategia sbagliata nel far fronte all’inflazione.
“Gli australiani sotto il governo laburista dovranno pagare oltre 300 miliardi di dollari di tasse nei prossimi cinque anni. Ma il percorso verso la consolidazione fiscale non passa attraverso una maggiore tassazione dei cittadini. La strategia fiscale dell’ALP non prevede alcun tetto alla crescita fiscale e non contiene alcun impegno in favore della crescita guidata dal settore privato. Si tratta di una strategia sbagliata, perché l’effetto inevitabile dell’aumento delle imposte è di soffocare gli investimenti, l’innovazione e le aspirazioni - ha sostenuto Taylor, che ha continuato - gli australiani che fanno fatica far fronte all’aumento del costo della vita vedranno il loro carico fiscale crescere di pari passo con la continua crescita dei prezzi. Peggio ancora, alcune di queste tasse verranno trasmesse direttamente sulle loro bollette”.
La massima priorità di un governo a guida liberale, quindi sarebbe di “ridurre il più possibile l’inflazione e preparare la crescita dell’economia australiana nel medio termine tramite una riduzione delle imposte e l’adozione di politiche che favoriscano la produttività”.
“L’attuale fenomeno inflattivo proviene da Canberra, non dal Cremlino, e deve essere Canberra a farsene carico. L’inflazione sarà più accentuata e durerà più a lungo se il governo negherà che ci sia un problema da risolvere o adotterà soluzioni errate”, ha proseguito il ministro ombra del Tesoro.
Angus Taylor, comunque, ha aggiunto che esiste un terreno comune sul quale governo e opposizione possono collaborare: “Peter Dutton nella sua replica alla Camera ha chiaramente delineato le differenze nell’approccio che adotteremmo se fossimo alla guida dell’esecutivo, ma ci sono anche temi sui quali esiste una base comune. Abbiamo reiterato, ad esempio, il nostro sostegno al regime assicurativo nazionale sulla disabilità. Il NDIS è troppo importante, e assicurare il suo futuro dovrebbe essere uno sforzo che va al di là delle differenze politiche”.
Il ministro ombra, infine, si è occupato del fenomeno immigratorio e della crisi degli alloggi: “Nei prossimi cinque anni la nostra popolazione crescerà di 1,5 milioni di persone. Si tratta della più grande crescita immigratoria nella storia australiana, e sta avvenendo nel mezzo di una forte crisi del mercato dell'offerta abitativa e delle locazioni.
Questa ondata immigratoria ci sarà molto utile per il nostro futuro, ma solo se il Paese potrà contare su di un piano complementare per le infrastrutture, l’edilizia residenziale e i servizi. Il governo Albanese, invece, sta tagliando la spesa in termini reali per le opere infrastrutturali in modo da riallocare il denaro risparmiato in favore dei suoi progetti preferiti”.