BUENOS AIRES - Per rendere omaggio alla grande comunità italo-argentina, la più grande del mondo fuori dai confini della penisola, la capitale si è tinta con i colori della bandiera italiana.
Questa domenica 2 giugno sono stati illuminati con il tricolore vari luoghi-simbolo della città di Buenos Aires, tra cui il Puente de la Mujer (progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava), l’Usina del Arte, il Monumento de los Españoles, il Palacio Lezama, il Planetario, il Centro Cultural Kirchner (antico palazzo delle Poste) e, per la prima volta, il Teatro Colón.
La cupola di vetro del CCK illluminata con i colori della bandiera.
Molti abitanti della città e membri della comunità italiana, ma anche turisti, hanno colto l’occasione per fotografare questa decorazione speciale, come Patricia Provenzano, cittadina italiana nata in Argentina.
Per lei quest’anno sarà anche quello del primo viaggio in Italia.
“Siamo quattro in famiglia e per via dei costi, non eravamo ancora mai andati, ma quest’anno visiteremo finalmente la terra dei miei nonni – spiega Patricia –. Erano di Motta di Livenza, in provincia di Treviso, in Veneto. Voglio che le mie figlie conoscano il luogo di origine della mia famiglia”.
Una scelta che cade a pennello nell’anno del turismo delle radici.
Patricia Provenzano e il marito Dario Ortega posano davanti al Colón (Foto: Larissa Ronzoni).
Il legame tra il Teatro Colón e l’Italia è particolarmente significativo. È stato costruito dall’architetto italiano Francesco Tamburini, ispirandosi alla Scala di Milano.
Acusticamente è considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche, ha ospitato sul suo palco grandi nomi della lirica come Enrico Caruso e Luciano Pavarotti.
Sempre al Teatro Colón, in questi giorni è stata rapresentata l’opera Turandot di Giacomo Puccini, nel centenario della morte del suo autore, diretta da Beatrice Venezi, con la collaborazione dell’Ambasciata Italiana e dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, nell'ambito del ciclo Divina Italia. Lo stesso Puccini, nel 1905, venne invitato a Buenos Aires (prima ancora che a New York, dove andrà due anni più tardi) e ricevuto con tutti gli onori.
La facciata del Teatro Colón illuminata con il tricolore (Foto: Larissa Ronzoni).
Il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Carmelo Barbera, ha ringraziato la direzione del Teatro Colón, del CCK e il Governo della Città di Buenos Aires per la loro generosa disponibilità a illuminare la notte del 2 giugno con un tocco di italianità, un gesto che “è un tributo alla profonda connessione culturale tra l’Argentina e l'Italia, alla loro amicizia, ai legami unici tra i loro popoli”.