SOFIA – In Bulgaria il Parlamento ha votato la fiducia al nuovo governo di coalizione guidato da Rossen Zheliazkov, esponente del Gerb, il partito conservatore vincitore delle elezioni anticipate del 27 ottobre.   

I voti a favore sono stati 125 sul totale di 240 seggi di cui si compone l’Assemblea parlamentare a Sofia; a votare contro sono stati 114 deputati. Il nuovo governo bulgaro è frutto di una coalizione tra Gerb, il partito socialista Bsp e i populisti del ‘C’è un popolo come questo’ (Itn) – storicamente grandi rivali tra di loro – appoggiata da uno dei due partiti della minoranza turca in Parlamento, ‘Democrazia, diritti e libertà’ (Dps).

Il neopremier Rossen Zheliazkov (56 anni) può contare sull’appoggio di 126 deputati nel Parlamento (al momento della votazione sulla fiducia mancava in Aula un deputato della maggioranza). Il suo esecutivo è composto da tre vicepremier, uno per ciascuno dei tre partiti, e 19 ministri: 11 del Gerb, quattro del Bsp e quattro dell’Itn.

Temenuzhka Petkova (Gerb) è ministro delle Finanze, Gheorg Gheorghiev (Gerb) va agli Esteri, Daniel Mitov (Gerb) all’Interno, Atanas Zaprianov (del governo ad interim uscente) rimane ministro della Difesa. Con l’unica eccezione di Temenuzhka Petkova, l’esecutivo è composto soltanto da uomini.

Rimangono all’opposizione in Parlamento i liberali del partito ‘Continuiamo il cambiamento’ (Pp, seconda forza politica), i nazionalisti di ‘Vazrazhdane’ (‘Rinascita’, terza forza politica), il secondo partito della minoranza turca ‘Dps-Nuovo inizio’ e il partito populista ‘Mec’ (acronimo in bulgaro di ‘Morale, Unità, Onore’).

Il governo Zheliazkov si insedia dopo un susseguirsi di sette elezioni anticipate e governi provvisori negli ultimi tre anni. Per questa ragione politici e analisti sono euforici e immaginano l’arrivo in questo modo della tanto anelata stabilità e ripresa della Bulgaria.