Cento candeline. Un secolo di storia, 206 anni di attività. Sono i numeri dell’Arma dei Carabinieri che, lo scorso 5 giugno, ha celebrato il centenario della sua festa che fu istituita, ufficialmente, nel 1920, quando al corpo venne attribuita la medaglia d’oro al valore militare per quando fatto durante il primo conflitto mondiale.
Fondata nel 1814 per volere dell’allora re Vittorio Emanuele I di Savoia, l’Arma ha attraversato la storia del Regno d’Italia e della Repubblica italiana giungendo fino ai giorni nostri dove, durante la pandemia del COVID-19, “ha dimostrato ancora una volta il suo valore e la vicinanza ai cittadini”, spiega Antonio Bamonte, coordinatore australiano delle associazioni Carabinieri d’Australia che quest’anno non si sono potute riunire per celebrare la loro festa, così come avvenuto in passato.
L’associazione Carabinieri è presente a Sydney, Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide ed è rappresentata da ex militari dell’Arma trasferitisi in Australia e dai lori figli che hanno deciso di onorare le tradizioni paterne anche senza mai essere stati arruolati.
“L’Arma dei Carabinieri compie 206 anni, ma non è mai stata così giovane e forte - afferma Bamonte -. In tutt’Italia i Carabinieri portano un messaggio di forza e resistenza, particolarmente quando il Paese si trova di fronte a momenti difficili. E ci sono stati non pochi momenti difficili nella storia d’Italia come quello che vede protagonista il COVID-19, a parte le guerre. L’impegno che i nostri militari hanno messo nella gestione della pandemia, nel proteggere i cittadini rimanendo in strada nonostante i pericoli e rischiando la propria salute, è stato esemplare. Come coordinatore dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Australia voglio inviare all’Arma i migliori auguri per il suo compleanno a nome di tutti i soci del continente, a cui si uniscono, ne sono sicuro, i soci di tutte le associazioni d’arma di questo Paese, e a cui rivolgo un pensiero affettuoso. Quello appena passato è stato come sempre un giorno di festa e riflessione nel quale ci sentiamo sempre tutti un po’ più vicini”.
Un pensiero per i Carabinieri ed ex Carabinieri di tutto il mondo è arrivato anche dalla presidente dell’Associazione Carabinieri di Brisbane, Maria Cupo, che da circa 18 anni porta avanti l’attività della sua sezione.
“Quest’anno più che mai l’occasione della festa dell’Arma ha rappresentato un momento di riflessione - spiega - visto quello che sta accadendo in tutto il mondo. C’è il rammarico di non aver potuto festeggiare e riunirsi tutti insieme come abbiamo sempre fatto, ma, grazie anche alla tecnologia, ci siamo sentiti vicini e uniti. Molti di noi volevano essere in Italia per l’evento del centenario della festa, ma il COVID-19 ci ha negato questa emozione. Speriamo di poterci rifare il prima possibile, magari il prossimo anno”.
Agli auguri per l’Arma si aggiunge anche il presidente dell’associazione di Sydney, Sebastian Villanova: “Nel 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma vorrei porgere un sentito ringraziamento a tutti i Carabinieri in servizio, ai Carabinieri in congedo e alle loro famiglie che li hanno seguiti per mari e monti lungo tutta l’Italia. Pur lontani e impossibilitati a riunirci, stringiamoci virtualmente assieme a ricordare chi con diligenza e abnegazione serve l’ordine pubblico ogni giorno”.