ABRUZZO - La stessa sera in cui l'orso Juan Carrito moriva investito da una macchina, un altro ‘monumento’ naturale cadeva il 23 gennaio scorso. Si tratta di una quercia monumentale di 400 anni, conosciuta come la ‘Quercia delle streghe’ di Loreto Aprutino, vicino al passo Cordone, l'albero monumentale più grande della provincia di Pescara e tra le più grandi d'Abruzzo per diametro del fusto, di ben 6,40 metri di circonferenza. La roverella era stata potata per una parte, lasciando solo un enorme ramo che è crollato sopra una macchina.  

Otto mesi fa era stata effettata una valutazione specialistica che, appunto, ne aveva autorizzato la potatura. L'albero è stato quindi potato dei suoi rami per una parte della sua circonferenza, lasciando solo un enorme ramo. Otto mesi fa era stata effettata una valutazione specialistica, che appunto ne aveva autorizzato la potatura. 

Le colline argillose sono ricche di roverelle che si distinguono per essere gli alberi monumentali dalla chioma più ampia, pensate che quella di Macchie, a Castel Castagna ha un diametro della chioma di 32,80 m, vale a dire occupa uno spazio aereo e sotterraneo di 844,53 mq.  La metratura di una villetta. 

La ‘Quercia delle streghe’, secondo le leggende locali, porta questo nome perché le donne si riunivano intorno all'albero per preparare pozioni magiche. Si racconta che avendo il fusto cavo in tempo di guerra vi si nascondevano il grano e altri generi alimentari, a volte anche i partigiani.