SYDNEY - Secondo una ricerca diffusa oggi dalla NRMA, il petrolio greggio Tapis – punto di riferimento regionale per l’Australia – è in forte calo da settimane, da quando il presidente americano Donald Trump ha imposto nuove tariffe commerciali.
Nell’ultima settimana, il prezzo del petrolio è infatti sceso di 10 dollari al barile, mentre quello all’ingrosso della benzina senza piombo è calato di otto centesimi, arrivando a 157,6 centesimi al litro.
La NRMA prevede che i prezzi continueranno a scendere durante i giorni festivi. A Sydney, il prezzo della benzina è già al punto minimo del ciclo con 168,5 centesimi al litro, e si prevede un ulteriore calo. Attualmente, il 73% dei distributori della città vende benzina regolare a meno di 170 centesimi al litro.
Anche Perth offre prezzi vantaggiosi, con 165,8 centesimi al litro: oggi è il giorno più conveniente per fare rifornimento nella capitale del Western Australia.
Al contrario, a Melbourne il prezzo ha raggiunto il picco con 199,1 centesimi al litro. Chi viaggia, secondo queste stime, dovrebbe fare rifornimento fuori città, dove i prezzi sono più bassi.
A Brisbane (177 centesimi) e Adelaide (172,1 centesimi) i prezzi stanno calando lentamente.
Secondo Peter Khoury della NRMA, “nessuno poteva prevedere la fluttuazione estrema causata dalla guerra commerciale americana, ma finalmente c’è un po’ di respiro per le famiglie australiane”.
Prezzi medi attuali nelle capitali australiane:
- Adelaide: 172,1 e in calo
- Brisbane: 177 e in lento calo
- Melbourne: 199,1 al picco
- Perth: 165,8
- Sydney: 168,5 fondo del ciclo
- Canberra: 178,9 in lento calo
- Darwin: 180 in lento calo
- Hobart: 180,5 in lento calo