BUENOS AIRES - In Argentina la tradizione gastronomica italiana ha scolpito le abitudini alimentari e la produzione del Paese, con l’impronta lasciata dalle famiglie immigrate che hanno fondato aziende e ristoranti.
Alla fiera gastronomica Caminos y Sabores non mancano i nomi di origine italiana a testimoniare questa eredità culturale.
Per rendersene conto basta guardare i cognomi degli espositori, come nel caso di Famiglia Dell’isola, che produce olio e aceto a Mendoza, il caseo-salumificio Cagnoli (di Tandil) e il salumificio Sersale, fondato nel 1960 da un italiano nella Provincia di Buenos Aires. Ancora, la Distileria Moretti, la premiata distilleria di gin dei fratelli Bruno e Franco Moretti, e Famiglia Barile, panificio di Comodoro Rivadavia famoso per il suo panettone.
Altri nomi sono un puro omaggio alla tradizione, come nel caso delle aziende La Spezia, che produce condimenti (giocando sull’omonimia tra i loro prodotti e la città ligure), e Caffettino, un distributore di prodotti per caffetteria di prima qualità, per fanatici del caffè o l’oleificio La Toscana. E
per fare davvero il giro d’Italia dei sapori, come non citare La Triesta, piccola impresa di Jorge Lovato, di Santa Fe, che si dedica a fabbricare griglie speciali in ferro battuto, battezzata in onore alla nonna.
Tra gli espositori c’è anche la storica Heladeria Italia, fondata a Mar Del Plata negli anni Cinquanta dall’immigrato italiano Giuseppe Tramontana.
Lo chef Sebastiano Raggiante impiatta un risotto preparato con tartufi della Patagonia.
Ci sono anche cultori della nostra tradizione culinaria senza legami di sangue con l’Italia, in una sorte di ius soli gastronomico che per una volta prevale sullo ius sanguinis. È il caso di Juan Mar, il panettiere che vanta il titolo di Campione Mondiale del Panettone, proprietario di Panificio Artiaga, uno dei migliori di Buenos Aires, che ogni Natale produce i migliori panettoni di genuino stile milanese.
Lo chef italiano Sebastiano Raggiante di Raggio Osteria è stato invitato per una masterclass, dove ha preparato un risotto al tartufo con tartufi neri prodotti in Patagonia.
Anche quest’anno, nuovi settori si sviluppano offrendo prodotti locali di tradizione italiana, che migliorano di qualità grazie allo scambio di conoscenze.