NAPOLI - Nel caso di un allarme eruzione per il vulcano dei Campi Flegrei andrebbe messo in salvo anche l'ingente patrimonio culturale dell'area, e per questo, nel museo del castello di Baia, a Bacoli, la Protezione civile ha condotto una simulazione di spostamento dei reperti, in sinergia con il ministero della Cultura, i Vigili del fuoco e gli altri reparti coinvolti.
“I beni culturali costituiscono la memoria storica delle comunità del nostro Paese”, ha detto il capo dipartimento Fabio Ciciliano, sottolineando che si tratta di “un aspetto che è molto presente all'interno del territorio nazionale ed è giusto che venga provata una evacuazione dei reperti che in caso di emergenza vera verranno portati alla Reggia di Caserta”.
Il test, che simulava un rischio vulcanico nella zona dei campi Flegrei accompagnato agli elementi di carattere sismico, sembrerebbe essere andato molto bene.
È stata definita una logica di priorità dei reperti, perché “ovviamente in caso di carenza di possibilità di spostarli tutti si deve ragionare in termini di priorità per quelli che vengono ritenuti più rappresentativi rispetto ad altri”, spiega Ciciliano, aggiungendo che “ci sono anche alcuni di questi reperti che non si possono spostare e nel piano è prevista anche la loro messa in sicurezza con opere provvisionali snelle e veloci per poi in un secondo momento fare l'attività di restauro”.
Ciciliano ha attraversato il museo durante la simulazione, con diversi reperti che erano a terra come se fossero caduti a causa di scosse sismiche. Sono state fatte anche alcune buche nel muro, come se ci fossero stati piccoli cedimenti dell'antico castello che ospita il museo.