La nuova serie Sandokan, visibile con Il Globo Tv in streaming su Rai Italia, riporta in vita l’iconico personaggio creato da Emilio Salgari, a cinquant’anni dallo storico sceneggiato di Sergio Sollima con Kabir Bedi. Questa nuova miniserie in quattro puntate, diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo e tratta da un’idea di Luca Bernabei, rilegge il mito della ‘Tigre della Malesia’ con uno sguardo moderno, esplorandone le origini e l’evoluzione da avventuriero solitario a leggendario leader dei pirati. A interpretare Sandokan è Can Yaman (nella foto), che racconta un lungo percorso di preparazione fisica ed emotiva iniziato cinque anni fa: dimagrimento, allenamenti intensi, infortuni e un profondo studio del personaggio. Il suo Sandokan nasce con un forte senso di libertà e giustizia, combatte per migliorare la vita del suo popolo e si configura come una figura inclusiva, capace di abbracciare la diversità culturale.
Accanto a lui c’è il fedele Yanez, interpretato da Alessandro Preziosi, che dona al personaggio ironia ed energia ispirandosi anche a interpretazioni sopra le righe come quelle di Johnny Depp e Jim Carrey. Elemento centrale è il rapporto con Marianna, interpretata da Alanah Bloor, riscritta come una donna più autonoma, ribelle e determinata, capace di confrontarsi con gli uomini con forza e grazia. Sul versante opposto si colloca il giovane e ambizioso Lord James Brooke, cacciatore di pirati storico riportato alle sue caratteristiche reali grazie all’interpretazione di Ed Westwick, che ne indaga motivazioni e fragilità. Ambientata nel Borneo del 1840, colonia inglese dominata da ingiustizie e soprusi, la serie racconta l’incontro tra Sandokan e Marianna, l’amore impossibile che ne scaturisce e la progressiva presa di coscienza del protagonista, destinato a diventare il leader dei Dayak, il popolo che lotta per la libertà e per la difesa della natura incontaminata.