MELBOURNE – Il parlamento del Victoria ha avviato il dibattito sulla proposta di legge del Partito Legalise Cannabis sulla decriminalizzazione della marijuana per uso personale. Il governo ha rifiutato di appoggiare il disegno di legge, ma la premier Jacinta Alan e il ministro per la Salute mentale Ingrid Stitt si sono entrambe dette favorevoli ad ampliare il dibattito con consultazioni con esperti su come legalizzare il consumo di cannabis per uso personale.
Nel parlamento del NSW, introducendo un disegno di legge simili a quello presentato nel Victoria, il deputato del Legalise Cannabis, Jeremy Buckingham, ha estratto dalla tasca della giacca un fiore di cannabis medica, ottenuta con prescrizione medica, affermando, rivolgendosi al presidente della Camera: “Le faccio notare che se le passassi questo fiore di cannabis, lei e io, in base alla legge in vigore, rischieremmo entrambi una multa da 10.000 dollari e fino a dieci anni di reclusione”.
Il disegno di legge presentato nel NSW prevede il permesso di coltivazione a casa di un massimo di sei piantine di marijuana per uso personale o condivisione con amici. Il governo dell’ACT ha già legalizzato il possesso di un massimo di 50 grammi di marijuana per persona e della coltivazione a casa di un massimo di quattro piantine di cannabis.
Rispondendo alle domande dei cronisti su se avesse mai fatto uso di cannabis, la premier del Victoria, ha detto: “Sì l’ho fumata, era tanto tempo fa, ma è importante rispondere a queste domande con la massima onestà, senza fare sensazionalismi, ma senza minimizzare neanche la questione, perché gli abusi di alcolici o di droghe è una grossa sfida personale per molti”.
In quella che molti osservatori hanno descritto come una mattina interessante a Spring Street, il ministro del Tesoro, Tim Pallas, ha detto che, pur non entrando nei dettagli di possibili finanziamenti per regolare l’uso di cannabis, è necessario dare il massimo rispetto al disegno di legge presentato dai deputati del partito Legalise Cannabis, alla Camera alta: “è importante dibattere con rispetto con i parlamentari non allineati che hanno aperto una linea di dialogo su questa questione”.
Circa le sue posizioni personali sulla cannabis, Pallas ha aggiunto: “Presumo di dover ammettere di averla fumata, e che non ritengo che l’approccio criminale sia quello vincente. Penso che un approccio sanitario sarebbe più idoneo, ma sono interessato nella maniera più efficiente per la regolarizzazione dell’uso di cannabis e se in fatto l’approccio sanitario sarebbe superiore a quello criminale”.
Poco dopo, anche il leader dell’opposizione John Pesutto ha ammesso di avere provato la cannabis quando era all’università: “Non ne sono orgoglioso ma l’ho provata, per tre volte”.
Il nuovo approccio del governo del Victoria prende le distanze da quello presieduto da Daniel Andrews, che aveva seccamente respinto ogni proposta di riforma sulla cannabis. Al momento è un reato essere in possesso di marijuana o coltivare piantine nel Victoria.
L’ex parlamentare indipendente, Fiona Patten, una sostenitrice da lunga data della legalizzazione della marijuana, che collabora con il Legalise Cannabis Party, si è detta incoraggiata dal dibattito: “è un gran passo avanti – ha detto – da quando l’allora premier Jeff Kennett ha considerato una riforma nel 1996, e questo governo sta facendo ulteriori progressi, si tratta di piccoli passi, ma nella giusta direzione”.