ROMA – Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, smentisce le voci su crescenti tensioni nella maggioranza dopo il voto di ieri che ha visto FI allinearsi con l’opposizione, facendo naufragare l’emendamento del governo sul taglio del canone Rai. 

“Nessun litigio, abbiamo votato come preannunciato contro un emendamento che non condividevamo perché quei 430 milioni secondo noi possono essere utilizzati per ridurre le aliquote Irpef e aiutare il ceto medio a pagare meno tasse”, ha assicurato. 

Insomma, secondo il leader di Forza Italia non c’è nessuna ripicca nei confronti della Lega e del vicepremier Matteo Salvini. “Non litigo con nessuno e non c'è nessun problema, la maggioranza è solidissima, la sinistra non si faccia illusioni, andremo avanti fino a fine legislatura e continueremo a governare l'Italia bene”, ha spiegato arrivando al Congresso dei ministri di Giustizia organizzato dall’organizzazione Sant'Egidio contro la pena di morte. 

Gli fa eco Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vicecapogruppo vicario alla Camera, che intervistato da Affaritaliani.it dichiara: “Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise”. 

Anche il leader della Lega minimizza, e sostiene che si tratti “più che altro di un dibattito giornalistico”.  

Infine, è la premier stessa a intervenire sul tema, negando ci siano problemi all’interno della coalizione di governo e dichiarando che “se si è arrivati ad un accordo per un cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai”.