FORT-DE-FRANCE - È caos in Martinica, l’isola caraibica regione francese d’oltremare, dove il malcontento per il carovita è degenerato in violenza urbana che ha costretto le autorità a chiudere l’aeroporto e a dirottare mille passeggeri verso la Guadalupa.  

La polizia ha riferito dell’arresto di otto persone dopo l’invasione ieri della pista dell’aeroporto della capitale Fort-de-France. Si sono registrati momenti di tensione quando un centinaio di persone ha invaso il terminal e le piste dell’aeroporto, nel comune di Lamentin, lanciando proiettili e ordigni incendiari contro la polizia.  

Sono seguiti saccheggi di negozi, incendi di edifici pubblici e il blocco dell’autostrada A1 che collega l’aeroporto alla capitale dell’isola. Secondo la prefettura di Guadalupa, tre voli sono stati dirottati verso la vicina isola di circa 130 chilometri con “1.117 passeggeri a bordo”. Sono stati cancellati anche diversi voli in partenza e in arrivo all’aeroporto di Fort-de-France, secondo il sito dell’aeroporto. 

Da settembre la Martinica è in preda a una mobilitazione contro l’alto costo della vita che è degenerata in violenza urbana, gettando l’isola nel caos dalla notte tra mercoledì e giovedì, con numerosi episodi di saccheggi e atti vandalici. Nonostante il coprifuoco imposto dal prefetto dell’isola dalle 21 alle 5, le violenze e gli incendi sono continuati nella notte tra giovedì e venerdì. Sono stati segnalati numerosi incendi e sono stati allestiti posti di blocco su diverse strade. 

Nel pomeriggio è stata convocata una nuova tavola rotonda che riunirà servizi statali, enti locali, operatori economici e attivisti contro il carovita. Quelle tenuta ieri si è conclusa senza un accordo ma con progressi, secondo i media locali. Le trattative sono bloccate su due punti in particolare: il numero di prodotti interessati da un calo dei prezzi e il massimale per contenere il divario con i prezzi vigenti in Francia.