SYDNEY - Il leader liberale si sta trovando a fronteggiare uno dei momenti più delicati della sua leadership mentre la turbolenza interna sulla politica climatica che scuote la Coalizione a livello federale si estende anche a Sydney. Con i Nazionali pronti a riesaminare il loro impegno verso l’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050, Speakman si ritrova a dover difendere non solo una politica ambientale ma anche la stabilità della sua leadership.

Ospite di ABC, Speakman ha ammesso che le divisioni federali “possono danneggiare il marchio del partito” a livello statale, ma ha ribadito che la sua priorità resta “focalizzarsi sui problemi che contano per la popolazione del NSW”. “Non guardo indietro né ai miei colleghi di Canberra, ma avanti, verso ciò che serve ai cittadini”, ha detto.

Lunedì, i parlamentari statali dei Nazionali riceveranno una serie di note dal senatore Ross Cadell, autore del rapporto che ha convinto il partito federale ad abbandonare il target del 2050. Diversi esponenti interni prevedono che anche nel NSW si possa seguire la stessa direzione, replicando la decisione presa alla conferenza statale di giugno. Speakman, però, si dice fiducioso: “Non ho segnali che i nostri partner di coalizione vogliano cambiare posizione. Io resto pienamente impegnato su quell’obiettivo”.

Da ex ministro dell’Ambiente, Speakman ha definito il traguardo del 2050 “una questione di coerenza e credibilità”, sottolineando che le imprese “hanno bisogno di stabilità e certezze”. Tuttavia, ha riconosciuto che molti coltivatori e comunità rurali si sentono esclusi dal processo di transizione energetica e “non adeguatamente compensati” per l’impatto di nuovi progetti eolici e fotovoltaici. “Possiamo migliorare il percorso, ma la destinazione resta la stessa”, ha ribadito.

Una rottura tra Liberali e Nazionali sulla questione climatica rischierebbe di rendere incoerente la piattaforma elettorale della Coalizione in vista delle elezioni statali del 2027. Speakman, che gode di rispetto all’interno del gruppo ma di sondaggi deboli, ha escluso dimissioni o un passaggio del testimone alla collega Kellie Sloane, ritenuta la più probabile alternativa. “Sarò qui fino a marzo 2027 – ha dichiarato -. I sondaggi vanno e vengono. Chi guida deve guardare avanti, non nello specchietto retrovisore”.

Nel frattempo, l’opposizione lavora su nuove proposte politiche per rilanciare la propria immagine: dai progetti abitativi nell’area metropolitana di Sydney agli sconti fiscali per chi ristruttura la casa, fino alla promessa di nuove linee metropolitane. Tuttavia, Speakman non ha ancora chiarito dove e come saranno finanziate, limitandosi a dire che sarà “trasparente come lo fu Mike Baird nel 2015”.

La sfida per lui ora è doppia: mantenere unita la Coalizione e riconquistare la fiducia degli elettori, in un contesto politico sempre più frammentato e polarizzato sul tema del clima.