ROMA - Dopo la decisione della Corte di cassazione, che ha stabilito come il consorzio criminale legato a Massimo Carminati e Salvatore Buzzi non fosse connotato dall’aggravante mafiosa, il Tribunale del riesame ha disposto la scarcerazione dell’ex terrorista nero. Massimo Carminati è così potuto uscire dal carcere di Oristano dove era detenuto per la decorrenza dei termini di custodia preventiva. Salvatore Buzzi, intanto, che ha già ottenuto gli arresti domiciliari, ha detto di essere felice per la scarcerazione di Carminati e definito “l’inchiesta Mafia Capitale una montatura mediatico-giudiziaria”.
Entrambi sono in attesa ora del processo di Appello dove verrà rideterminata la pena che dovranno scontare, dopo che la Cassazione ha rinviato l’aggravante mafiosa. La scarcerazione di Carminati non ha mancato però di sollevare polemiche e sospetti, tanto che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha inviato gli ispettori per capire se ci siano stati “ritardi” nelle procedure giudiziarie che abbiano favorito la scarcerazione. Nel mirino ci sono i ben otto mesi serviti alla Cassazione per depositare le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte, arrivate solo venerdì scorso.