Perla, pesci, nuoto. È legato decisamente all’acqua il destino di Carole André l’attrice francese trapiantata in Italia che ha turbato tanti sonni maschili ai tempi di “Sandokan”. Nata sotto il segno dei Pesci, la “Perla di Labuan” compie settant’anni e li festeggia con un record mondiale. Un primato che non ha niente a che vedere con il cinema, mondo che si è decisamente lasciata alle spalle, per dedicarsi alle vasche e non con qualche bracciata a blanda velocità per tenersi in forma come viene consigliato a chi ha superato gli “anta”. L’ex attrice, da anni apprezzata architetto, fa sul serio: ai regionali che si sono disputati a Ostia ha vinto i 50 rana nella categoria della sua età, i Master 70, stabilendo il nuovo record mondiale con il tempo di 42’’51. Non solo: si è tolta anche la soddisfazione di conquistare il primato italiano nei 50 stile libero in 33’’52.

Se fosse un film sarebbe “La donna che visse due volte” di Hitchcock. Perché la André che ha lavorato con Federico Fellini, Dino Risi, Visconti, Marco Ferreri e che negli anni ‘70, quando aveva poco più di vent’anni, Sergio Sollima nonostante lo scarso entusiasmo dell’attrice per la trasferta asiatica la trascinò (era stato il primo a dirigerla quando lei aveva solo 14 anni nel western “Faccia a faccia”) in India e Malesia  accanto a Kabir Bedi per quel cult televisivo, non esiste più. A partire dal nome: Carole Andrè (cognome della mamma, attrice anche lei, che ha perso poco prima di “Sandokan”) è diventata Carole Smith (il suo vero cognome, quello del padre).

Ma preferisce essere chiamata semplicemente Smith, o affettuosamente “Smittina”. I riferimenti a Bedi, a Sandokan e alle tigri di Mompracem non sono graditi, chi si allena con lei lo sa,  per la “Smittina” esiste solo il nuoto. Il motivo della capovolta esistenziale è stato dovuto probabilmente a un’identificazione nella Perla di Labuan da cui si sentiva imprigionata e che frenò anche la sua carriera. Ma la infastidiva anche la vita da star (“i paparazzi mi inseguivano, non potevo uscire di casa, ero diventata all’improvviso come Madonna ma in fondo mica avevo scoperto la cura per il cancro”  ha raccontato anni fa in un’intervista). E quindi ha coraggiosamente cambiato vita: l’ultimo film, “Una vita non basta” di Claude Lelouch è del 1976, l’ultima miniserie tv (“Pronto soccorso”) del ’90, seguita da una parentesi attoriale negli episodi di “Un medico in famiglia 5” quelli in cui c’era “Sandokan” Bedi. Era il 2007 e dopo quella reunion con l’attore indiano Carole ha cambiato strada. Adesso ha appena soffiato su settanta candeline, ma c’è stato poco spazio per i festeggiamenti: l’ex Perla è tornata subito a gareggiare.