MELBOURNE - La deputata Moira Deeming (nella foto) ha dichiarato che lotterà contro l’“ingiusto” proposito di espellerla dal Partito liberale statale per aver preso parte a una manifestazione anti-transgender che, a suo parere, è stata infiltrata da un gruppo neonazista.
Sabato scorso Deeming era intervenuta all’evento “Let Women Speak” (LWS), tenuto dall’attivista anti-transgender britannica Kellie-Jay Keen-Minshull davanti al Parlamento statale nel centro di Melbourne. Le cronache riferiscono di un gruppo apparentemente neonazista che si è unito ai manifestanti per poi ostentare saluti con il braccio teso.
Deeming aveva condannato l’intrusione del presunto gruppo neonazista. “La maggior parte dei sostenitori della LWS non si è resa conto di chi fossero fino a quando non sono stati estromessi dalla polizia del Victoria, nel momento in cui hanno esibito lo spregevole saluto nazista – ha detto Deeming al quotidiano The Age –. Respingo in forma assoluta le convinzioni dei nazionalsocialisti e ho visto in prima persona l’impatto che l’Olocausto ha avuto su un membro della mia famiglia”.
Il leader dell’opposizione e leader dei liberali statali, John Pesutto, ha annunciato la sua intenzione di espellere Deeming, nonostante le perplessità di una parte del suo stesso partito, descrivendo la sua posizione come insostenibile. Pesutto ha affermato che la mossa non era collegata alle posizioni anti-transgender, da molto tempo coltivate da Deeming, ma al suo ruolo nell’organizzazione e nella promozione di un evento associato a cosiddetti “suprematisti bianchi”.
“Sono un forte sostenitore della libertà di parola, ma la libertà di parola non include l’incitamento all’odio – ha detto il leader liberale ai cronisti –. Non accetterò mai e poi mai che alcun membro del Partito liberale sotto la mia guida si associ a qualcuno che condivide una piattaforma con persone che diffondono odio e divisione, e che attaccano le persone per quello che sono”.
Una mozione promossa da due deputati vicini a Deeming per posporre indefinitamente la discussione sull’espulsione della parlamentare è stata respinta in seno al gruppo parlamentare liberale con 18 voti contrari contro 11 favorevoli. Di conseguenza, il voto sull’espulsione si terrà il prossimo lunedì mattina come voluto da John Pesutto.
Il ministro per le Eguaglianze del Victoria, Harriet Shing, ha mostrato perplessità sulla genuinità delle motivazioni alla base del provvedimento di espulsione annunciato da Pesutto nei confronti di Deeming: “Pesutto e i suoi colleghi parlamentari hanno sistematicamente votato contro la legislazione che abbiamo proposto e approvato per rimuovere pregiudizi e discriminazioni nei confronti delle persone LGBTIQ del Victoria”.
Nel frattempo, come reazione a quanto accaduto sabato scorso, il ministro della Giustizia del Victoria, Jaclyn Symes, ha confermato le intenzioni del governo di ampliare l’attuale normativa che vieta l’esposizione della svastica nazista, aggiungendo anche il divieto del saluto nazista.
Symes ha parlato di “comportamenti vergognosi e vigliacchi” nel corso della manifestazione anti-transgender, sottolineando come quel genere di saluto abbia una forte componente di incitamento all’odio e quindi un futuro ampliamento della normativa andrebbe a garantire maggiore sicurezza a tutti i cittadini del Victoria. “Vedremo come tutto questo potrà essere fatto, con una consultazione ponderata, e avremo più da dire sui dettagli di questa legislazione nei prossimi giorni”, ha concluso il ministro.