WASHINGTON - Epstein è morto suicida nella sua cella nel 2019, mentre era in attesa di essere processato per traffico sessuale di minori.

Secondo un promemoria non firmato, non sono stati trovati indizi che Epstein abbia ricattato personaggi influenti né elementi per aprire inchieste su terzi non incriminati. Sono stati anche pubblicati dieci ore di filmati della videosorveglianza del carcere, che mostrano chiaramente che nessuno è entrato nella cella di Epstein il giorno della sua morte.

La decisione contraddice le promesse di rivelazioni fatte da Donald Trump e smentisce teorie di lunga data diffuse in ambienti conservatori. In passato, la procuratrice generale Pam Bondi aveva affermato di avere una lista di clienti sulla sua scrivania, dichiarando che stava esaminando i documenti su direttiva del presidente Trump. Tuttavia, i file successivamente pubblicati erano risultati già disponibili pubblicamente.

Il nuovo promemoria conferma che Epstein ha causato danni a oltre mille vittime, i cui dati sensibili sono contenuti nei materiali investigativi. Il Dipartimento ha dichiarato che non ci saranno ulteriori divulgazioni per proteggere queste vittime.

L’annuncio ha scatenato indignazione sui social media. Elon Musk ha ironizzato pubblicando un meme sui mancati arresti. Altri attivisti conservatori si sono chiesti perché Ghislaine Maxwell, complice di Epstein, sia ancora detenuta se non esisterebbero clienti da incriminare.

La Casa Bianca ha difeso l’indagine esaustiva: condotta dal Dipartimento, precisando che la “lista” menzionata da Bondi si riferiva all’insieme dei documenti, non a una lista segreta di clienti.