BUENOS AIRES – L’indagine sulle presunte irregolarità nell’Agenzia Nazionale per la Disabilità (Andis) ha aggiunto un nuovo capitolo con le perquisizioni ordinate dal giudice Sebastián Casanello.
Il provvedimento ha portato la Polizia della Città nella sede centrale dell’organismo, in via Hipólito Yrigoyen, e in altre due sedi. È stata inoltre perquisita la sede della Droguería Suizo Argentina, azienda distributrice di farmaci menzionata negli audio che hanno dato origine al caso.
Le operazioni sono state richieste dal procuratore Franco Picardi, che mira ad approfondire la ricostruzione di una possibile rete di benefici illeciti attraverso appalti pubblici. Il fulcro dell’indagine è incentrato sull’acquisto di farmaci del programma Incluir Salud, in particolare sul caso del medicinale Peg Asparaginasi, il cui prezzo pagato dall’Andis sarebbe stato superiore a quello registrato un anno prima dal Ministero della Salute.
Parallelamente all’avanzamento giudiziario, l’ex direttore dell’organismo, Diego Spagnuolo, ha presentato i suoi avvocati al Tribunale Federale N°7.
Si tratta di Juan Aráoz de Lamadrid e Ignacio Rada Schultze, due specialisti in diritto penale con esperienza in materia economica e tributaria. Aráoz è socio dello studio legale Lrar, mentre Rada Schultze ha già lavorato con lui in passato, oltre a vantare esperienza nel diritto penale tributario.
Con questa rappresentanza formalizzata, Spagnuolo è il primo tra gli indagati a disporre di una difesa attiva nella causa. L’ex funzionario è stato rimosso dal suo incarico, dopo la diffusione di una serie di audio in cui descriveva una presunta spartizione del business dei farmaci tra fornitori statali, con riferimenti diretti a Suizo Argentina e a uno schema di “ripartizione” predefinito.
Sebbene non sia ancora stato formalmente imputato, fonti giudiziarie non escludono che la sua posizione processuale possa cambiare nelle prossime ore. Secondo indiscrezioni, nell’entourage dell’ex funzionario si valuta la possibilità che si presenti come imputato collaboratore. Questo gli permetterebbe, se fornisse informazioni precise e verificabili sui fatti indagati, di beneficiare del regime del pentito, previsto dalla legislazione penale argentina.
Nel frattempo, in tribunale si procede con cautela. Non vi è conferma ufficiale sul fatto che Spagnuolo si presenterà alla giustizia questo fine settimana, sebbene si ipotizzi che possa farlo fuori dall’orario consueto per evitare l’esposizione mediatica. Versioni non confermate indicano che si trova in un quartiere residenziale privato di Pilar, nel conurbano della capitale, preoccupato per la propria sicurezza e impegnato a valutare la propria strategia processuale.
Sul piano politico, il governo ha già avviato un audit interno all’agenzia e ha nominato Alejandro Vilches come commissario straordinario. Dal ministero della Salute, guidato da Mario Lugones, hanno fatto sapere che attendono risultati più conclusivi, prima di decidere se presentare una denuncia penale per i sovrapprezzi riscontrati.
Ciononostante, il presidente Javier Milei ha anticipato pubblicamente la sua intenzione di portare Spagnuolo davanti alla giustizia per aver presumibilmente mentito nelle registrazioni trapelate.
La causa è in fase preliminare, ma le nuove operazioni giudiziarie potrebbero accelerare le decisioni. La revoca del segreto fiscale e bancario di Spagnuolo, insieme agli elementi che emergeranno dalle perquisizioni, sarà decisiva per stabilire se si sia trattato di un caso isolato o parte di una struttura più ampia di corruzione nella gestione di fondi pubblici destinati alle persone con disabilità.