WASHINGTON – Donald Trump casca ancora un volta in piedi ma sarà il primo presidente nella storia americana ad entrare alla Casa Bianca da criminale condannato.
Dopo settimane di rinvii e tentativi da parte degli avvocati del tycoon di annullare il procedimento coinvolgendo perfino la Corte Suprema, a dieci giorni esatti dall’insediamento è arrivato il verdetto dell’unico caso contro The Donald rimasto, quello per i pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels per farla tacere sulla loro relazione e non danneggiare così la sua prima campagna per la presidenza.
Nonostante la condanna all’unanimità lo scorso 30 maggio da parte di una giuria di 12 membri di tutti e 34 i capi di imputazione, il giudice di New York ha deciso di non comminare nessuna pena a Trump, né il carcere né una sanzione pecuniaria. Una scelta difficile, come ha spiegato lo stesso Juan Merchan, definendo il caso “straordinario e paradossale” e ammettendo che la motivazione principale è stata la rielezione del tycoon.
L’idea di avere la fedina penale sporca ha mandato su tutte le furie Trump, che non si rassegna a deporre le armi contro i procuratori. “Questo caso è stata una brutta esperienza ed una vergogna per il sistema giudiziario di New York”, ha attaccato intervenendo in video all’inizio dell’udienza dalla Florida con l’avvocato Todd Blanche al suo fianco. Faremo appello contro questa bufala che non merito”.