NEW YORK - Luigi Mangione, accusato di aver ucciso l’amministratore delegato di UnitedHealthCare Brian Thompson, è comparso in tribunale insieme ai suoi legali e si è dichiarato non colpevole delle accuse di omicidio presentate dallo Stato di New York. 

Il ventiseienne si trova ad affrontare anche accuse a livello federale, che potrebbero comportare per lui la condanna a morte. Infatti, nonostante il processo si svolgerà a New York dove la pena capitale è stata sospesa dal 2004, i procuratori federali hanno comunque la possibilità di richiederla. 

“Ci batteremo fino in fondo a livello statale o federale”, ha dichiarato Karen Friedman Agnifilo, la legale di Mangione. 

Una giuria popolare di Manhattan ha incriminato il giovane per undici capi d’imputazione tra cui uno per omicidio di primo grado e due per omicidio di secondo grado, insieme ad altre accuse di possesso di armi e falsificazione, afferma l’atto d’accusa. 

L’accusa ha definito l’omicidio un “atto di terrorismo” perché, secondo la procura, l’atto aveva lo scopo di influenzare le politiche governative e intimidire i civili. 

Fuori dal tribunale si è radunata una piccola folla di sostenitori di Mangione, con cartelli a favore dell’imputato e contro il sistema sanitario americano, accusato di generare profitti elevati per le società assicurative e di mettere spesso in serie difficoltà economiche le fasce più deboli della popolazione. 

Secondo Forbes, il 66,5% di tutti i fallimenti economici individuali sono causati dagli alti costi per la salute e, ogni anno, più di mezzo milione di famiglie americane dichiarano la bancarotta a causa dei problemi medici e l’impossibilità di pagare le cure necessarie.  

I diversi manifestanti riuniti fuori dal tribunale indossavano il caratteristico cappello verdedal personaggio Luigi della serie di videogiochi SuperMario di Nintendo, immagine sempre più utilizzata dai sostenitori di Mangione.