SYDNEY – Il Parlamento del New South Wales si prepara a un braccio di ferro giudiziario di fronte alla Corte suprema statale per l’espulsione del deputato di Kiama, Gareth Ward, recentemente condannato per gravi reati sessuali.
Ward, ex ministro per le Famiglie, è stato riconosciuto colpevole lo scorso mese per una serie di abusi sessuali contro alcuni giovani avvenuti dal 2013 e al 2015 Attualmente in custodia cautelare nel carcere di Cessnock, Ward attende la pronuncia della sentenza, prevista per settembre, e ha già annunciato di voler ricorrere in appello. Nonostante il riconoscimento di colpevolezza, non ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica di parlamentare.
Nella tarda serata di lunedì, i legali di Ward hanno ottenuto dalla Corte suprema un’ingiunzione che blocca, per il momento, il voto in aula sulla sua espulsione dal Parlamento. L’ordine emesso dalla giudice Deborah Sweeney, era stato richiesto dopo che il governo aveva notificato a Ward l’intenzione di presentare martedì una mozione per la sua rimozione.
Il leader della maggioranza alla Camera bassa, Ron Hoenig, lo speaker Greg Piper e il segretario del parlamento hanno reagito chiedendo alla Corte d’appello di fissare urgentemente un’udienza, prevista per questa mattina, per tentare di annullare l’ingiunzione.
Il governo ritiene che il tribunale non abbia il potere costituzionale di impedire al Parlamentodi votare su una mozione. Tuttavia, come ha spiegato Hoenig, “per rispetto verso la Corte” si è scelto di chiedere una nuova udienza in tempi brevissimi.
Secondo Hoenig, le tempistiche sono cruciali: il Parlamento si riunisce solo questa settimana e, se il voto non avverrà entro venerdì, sarà necessario riconvocare l’assemblea. “La questione è di notevole importanza. La Camera deve poter prendere la sua decisione per proteggere se stessa, come avviene da 169 anni” ha dichiarato.
Il premier Chris Minns ha definito “inconcepibile” la mossa legale di gareth ward che ha congelato l’espulsione: “È una situazione inaccettabile avere qualcuno che, pur essendo in carcere per gravi reati sessuali, pretende di restare membro del parlamento e di continuare a essere pagato”.
Minns ha ribadito che Ward dovrebbe dimettersi spontaneamente o lasciare che il governo lo rimuova con una mozione. “Abbiamo solo una settimana di lavori parlamentari e credo che la maggior parte delle persone capisca quanto sia intollerabile questa situazione” ha aggiunto.
Il leader dell’opposizione, Mark Speakman, ha confermato che la Coalizione sosterrà la mozione di espulsione e ha lanciato un appello diretto all’ex ministro: “Ogni giorno che si aggrappa al suo seggio dalla cella di un carcere, i contribuenti pagano il conto e la gente di Kiama resta senza voce. Non è solo sbagliato, è offensivo. Si tratta di decenza, responsabilità e rispetto basilare per la comunità. Il signor Ward dovrebbe risparmiare al Parlamento, ai tribunali e soprattutto alla popolazione del New South Wales qualsiasi ulteriore imbarazzo. Si faccia da parte”.
In base alla Constitution Act del NSW, un seggio parlamentare è dichiarato vacante se il suo titolare è condannato per un reato punibile con cinque o più anni di carcere. Tuttavia, una modifica legislativa del 2000 stabilisce che la condanna viene considerata tale solo al termine del processo di appello, qualora venga presentato.
Ward ha già annunciato l’intenzione di impugnare il verdetto. Ciononostante, il Parlamento ha anche il potere di espellere un membro per “condotta indegna”, prerogativa usata di rado ma prevista per tutelare l’integrità dell’istituzione.
Se la mozione di espulsione dovesse passare, il seggio di Kiama verrebbe dichiarato vacante, aprendo la strada a elezioni suppletive.