SYDNEY - Il 33enne si trovava all’interno di un’automobile Mercedes 4WD, che era nascosta in un container trasportato da un camion. Il ritrovamento sarebbe stato possibile grazie a una soffiata. Arrivati al container dopo aver fermato il camion, i poliziotti hanno bussato, sentendo qualcuno rispondere bussando a sua volta.
“Quando l’abbiamo scoperto era abbastanza sorpreso; pensava di essere stato furbo”, ha dichiarato il detective Rob Critchlow, in una conferenza stampa. In precedenza, per darsi alla macchia l’uomo aveva tagliato un braccialetto elettronico che portava alla caviglia ed era sparito nella zona di Sydney.
“In futuro la data di oggi sarà considerata uno dei giorni più importanti per la polizia del New South Wales”, ha in seguito aggiunto il ministro statale della Polizia, David Elliott.
“Questo ragazzo è il nostro Pablo Escobar”, ha detto il ministro in un’intervista presso la stazione radio 2GB, riferendosi al defunto boss del cartello di Medellín, aggiungendo che presumibilmente “fa parte di un’organizzazione criminale a livello internazionale per il traffico di droga, a livelli mai visti prima”.
Il 33enne era considerato un “pesce grosso” del narcotraffico: la polizia ha dichiarato che occupava “una posizione di rilievo” in una rete criminale internazionale, ed è accusato di aver tentato d’importare 900 kg di cocaina sequestrata lo scorso aprile dopo l’intercettazione da parte delle autorità statunitensi di una nave proveniente dall’Ecuador.
Per gli agenti, “nel periodo in cui era in libertà, ha rappresentato una seria minaccia per il pubblico”.