RÍO CUARTO (CÓRDOBA) – Un corso per chi progetta di trasferirsi in Italia, in Veneto in particolare. Quattro incontri con tutte le informazioni da considerare e “mettere in valigia” prima di compiere un passo così importante.

“Il fatto che qualcuno voglia andarsene dall’Argentina per mancanza di prospettive è doloroso – dice Marco Targhetta, presidente della Familia Veneta e della Sociedad Italiana di Río Cuarto, nel Sud della Provincia di Córdoba –. Però, nel momento in cui la decisione è stata presa, tanto vale accompagnare la persona in una fase di grandi cambiamenti”. Spesso entusiasmanti, ma al tempo stesso impegnativi e con un grande impatto.

Per questo Cava (la confederazione delle associazioni venete in Argentina) lancia un corso virtuale e gratuito in 4 incontri. Una sorta di vademecum di sopravvivenza per i primi tempi in Italia.

“I giovani vogliono ‘andarsene’, lo sappiamo. Ma andarsene come?” continua Targhetta, e con cognizione di causa. Lui, responsabile di un incubatore d’impresa e docente all’Università di Río Cuarto nella cattedra di Sviluppo imprenditoriale, vive a contatto quotidiano con le inquietudini dei suoi studenti.

“Non stiamo spingendo i giovani a espatriare – spiega –. Ma se la decisione è stata presa vogliamo offrire tutte le informazioni utili per non tornare indietro dopo pochi mesi. Dai contratti d’affitto alle caratteristiche del trasporto pubblico che, nelle piccole città del Veneto, non è capillare come in Argentina. È qualcosa che va messo in conto”.

Anche il costo della vita in Italia è un tema importante. Chi parte spesso non ha un’idea realistica di ciò a cui va incontro.

Non solo. Il corso insisterà anche su aspetti legati alla cultura del lavoro. “La puntualità, il rispetto degli accordi presi – chiarisce Targhetta –. Il fatto che si cena alle 19… Sembra una battuta, ma bisogna abituarsi anche a questo. Ne so qualcosa, anche se in Veneto mi sono sempre sentito a casa. La mia famiglia è originaria di Treviso e ho vissuto a Padova, dove ho studiato all’università.”.

E se la comunità veneta in Argentina vive una “diaspora di ritorno”, il ruolo dell’associazionismo diventa più importante che mai. “Possiamo offrire un supporto ai famigliari che restano – osserva – un ponte con chi emigra e con i territori della Regione”.

Il corso permetterà anche di conoscere i profili professionali richiesti e faciliterà l’invio di curriculum. È inoltre previsto l’intervento di alcuni testimonial: argentini che hanno vissuto questa esperienza ma anche imprenditori che raccontano la propria realtà lavorativa.

Il corso è aperto a tutti, basta essere maggiorenni. Non è richiesta l’origine veneta né essere membri di un’associazione affiliata a Cava. Ci si può iscrivere da qualsiasi luogo dell’Argentina e anche dall’estero. Si inizia il 9 novembre, per 4 sabati dalle 9 alle 12. Le lingue usate sono italiano e spagnolo, con traduzione simultanea. Iscrizioni a questo link.