CANBERRA - I funzionari del Dipartimento dell’Immigrazione sono stati incaricati di dare priorità alle domande di visto per studenti fino al raggiungimento di una “soglia di priorità” stabilita dal governo. Tale soglia equivale all’80% dei limiti che il governo aveva proposto per le università e i centri di formazione professionale, proposte al tempo respinte dalla Coalizione e dai Verdi.

Superata questa soglia, il trattamento delle domande passerà a un livello “standard”, spostando le richieste in una coda meno prioritaria e corredata da meno risorse. Il governo ha, comunque, sottolineato che non si tratta di un limite rigido al numero totale di visti che possono essere concessi.

Il ministro delle Finanze Katy Gallagher ha dichiarato che il governo è stato costretto a ricorrere a questo approccio alternativo dopo il fallimento della legislazione in parlamento. “I ministri hanno cercato altri modi per gestire i numeri in arrivo, in modo da soddisfare sia le esigenze delle università che il flusso di persone che arrivano in Australia”.

Il nuovo indirizzo sostituirà una direttiva precedente che dava priorità agli studenti con offerte da istituzioni più prestigiose, una politica criticata per aver danneggiato le università regionali. Il ministro dell’Istruzione Jason Clare ha confermato che la nuova direttiva mira a rendere il sistema “più equo”.

Le università regionali avevano denunciato il sistema attuale come “disastroso”, mentre il direttore di Universities Australia, Luke Sheehy, ha accolto positivamente il cambiamento, definendolo “una decisione di buon senso”.

Il nuovo approccio è stato adottato nel contesto di un incremento inaspettato della migrazione netta, che quest’anno dovrebbe arrivare a 340mila persone, buona parte delle quali rappresentate da studenti internazionali.

L’aggiornamento di metà anno del bilancio, pubblicato mercoledì, ha rivelato che la migrazione netta dall’estero crescerà per il 2024/2025 di 340mila unità, vale a dire 80mila in più rispetto a quanto previsto dal governo.

Il leader dell’opposizione, Peter Dutton, ha dichiarato a maggio che la Coalizione avrebbe puntato a limitare il numero annuale totale degli arrivi a “circa 160mila”, ma più recentemente si è rifiutato di impegnarsi su un numero preciso, affermando invece che la Coalizione farà una valutazione più accurata se vincerà le prossime elezioni.