Arrivato nelle sale, dopo aver aperto con applausi la Festa del cinema di Roma, continua a macinare primati sorprendenti. Il film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani” è un caso di studio: una regia d’esordio, in bianco e nero, una storia d’altri tempi arrivata però potente e dritta al cuore degli italiani di oggi. E così l’attrice tanto amata diventata regista ha bucato un altro muro: con gli incassi del primo fine settimana di dicembre ha superato i 27 milioni di euro ed è entrata di diritto nella top ten dei film italiani con maggiore incasso di sempre, dove per sempre si intende dal 1995, anno delle rilevazioni Cinetel. Una classifica dei primi 10 dominata da Checco Zalone nei primi quattro posti (al top “Quo vado” con 65.3 milioni) e con “La vita è bella” di Roberto Benigni al quinto, seguono “Benvenuti al Sud” di Luca Miniero, “Chiedimi se sono felice” di Aldo, Giovanni e Giacomo (con Cortellesi nel cast), “Natale sul Nilo” di Neri Parenti e “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni.
Non solo, Cortellesi è di conseguenza anche nella top 25 dei maggiori incassi in Italia, tra film italiani e internazionali: è 22esimo di una classifica guidata da “Avatar”, primo con 65.6 milioni di euro. Ma dove vorrà mai arrivare? Sicuramente a scalzare “Oppenheimer” dal secondo posto incassi cinema dell’anno 2023 e non sarà difficile. Il caso altamente probabile farà diventare “C’è ancora domani” anche il primo film della stagione. Successi del genere non si vedevano da anni, dall’epoca Zalone appunto, e sono obiettivamente anche successi di genere. Il cuore del film è l’emancipazione femminile nel primo dopoguerra, il primo storico voto delle donne il 2 giugno 1946 con la fila fuori dei seggi, il ruolo nelle famiglie e la strada dei diritti raccontata da una storia di donne.