C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, regista e protagonista, piace a tutti, vince in Italia, all’estero, al botteghino e conquista la critica e le giurie che, nel caso di quella australiana, lo ha definito: “Audace, tagliente e coraggioso. Fortemente rilevante”, aggiungendo che “fa rivivere la lotta per l’uguaglianza di ogni donna attraverso Delia e fa affrontare i cicli brutali di violenza domestica con un’immensa empatia”. “C’è ancora domani” quindi ha trionfato anche al Sydney Film Festival, aggiudicandosi un premio di 60.000 dollari.

Il film era già stato vincitore ai David di Donatello dove ha ricevuto sei premi: Premio David dello spettatore, Premio David Giovani, Premio miglior regista esordiente alla Cortellesi, Premio migliore attrice non protagonista a Emanuela Fanelli, Premio migliore attrice protagonista alla stessa regista, Premio migliore sceneggiatura originale a Furio Andreotti, Giulia Calenda e la Cortellesi. 

“C’è ancora domani” ha un successo trasversale ed è uno dei casi dove botteghino e critica sono d’accordo. Ha vinto anche il Premio “Dragon Award Best International Film” al Festival del Cinema di Göteborg e il Nastro d’argento come Film dell’anno, dopo essere stato acclamato alla Festa del Cinema di Roma ricevendo il Premio Concorso Progressive Cinema-Premio speciale della Giuria, il Premio Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas-Menzione speciale e il Premio del pubblico.

E non solo: a Paola Cortellesi è andato anche il Ciak d’oro e la regista è stata ricevuta in Campidoglio dove ha ricevuto la Lupa capitolina dal sindaco Gualtieri e in Senato, dove è stato proiettato in prossimità della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Inoltre, il film è usato spesso per campagne di sensibilizzazione nelle scuole.