ADELAIDE – Quest’anno l’Arma dei Carabinieri celebra 207 anni dalla sua nascita. Sebbene sia stata fondata il 13 luglio 1814 a Torino, l’anniversario dell’Arma si celebra il 5 giugno, data della consegna della prima Medaglia d’Oro al valore militare nel 1920, con queste motivazioni: “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia (1915 - 1918)”.
I Carabinieri infatti non solo sono la più antica Forza armata d’Italia, più longeva dello stesso Paese, ma hanno svolto negli anni un ruolo importante nella diverse battaglie e in guerre significative. Infatti, anche fra i sovrani spodestati da Napoleone Bonaparte, il primo a rientrare in Italia, a Torino, fu Vittorio Emanuele I di Savoia, il 19 maggio 1814, un mese e mezzo dopo l’abdicazione di Napoleone.
Appena rientrato iniziò il riordinamento dello Stato Sardo, e tra le prime azioni, incaricò la Segreteria di Guerra di riorganizzare l’Esercito e costituire un corpo speciale per la sicurezza pubblica. Così, nell’arco di appena due mesi, il 13 luglio 1814, nasce il corpo dei Carabinieri Reali. Dal Piemonte, dove è nata in quel lontano 1814, sino al Lazio, dove arrivò nel 1870, l’Arma ha accompagnato generazioni di italiani, vivendo da protagonista tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del Regno Sabaudo e, successivamente, del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana, fino agli impegni internazionali odierni per garantire pace e sicurezza.
Per celebrare anche ad Adelaide l’importante anniversario, l’Associazione Nazionale Carabinieri, presieduta da Roxanna Bianco, ha organizzato la scorsa domenica 6 giugno una Messa solenne presso la parrocchia di Payneham, celebrata in italiano dal cappellano militare padre Allan Winter. Hanno partecipato anche alcuni esponenti delle altre associazioni delle Forze armate italiane, con circa 180 parrocchiani presenti. Giovanni Silvestri, che fa parte del comitato ANC (Associazione Nazionale Carabinieri), ha eseguito le letture. La presidente ha recitato la Preghiera dei Carabinieri assieme a padre Winter e a tutti i presenti. Nel suo discorso, Roxanna Bianco ha ripercorso velocemente la storia della sezione di Adelaide: “Fu fondata nel lontano 1976 da 21 Carabinieri, compreso mio papà, Ciro Bianco. Siamo felici di condividere con voi questo giorno speciale - ha dichiarato la presidente –. Consentitemi di esprimere gli auguri per il settantacinquesimo anniversario della Repubblica Italiana, il 2 giugno ha sempre un significato molto importante per tutti noi italiani. In tale giorno, infatti, con la vittoria della Repubblica sulla monarchia, è cominciata la rinascita dell’Italia e lo sviluppo della democrazia. Ma oggi festeggiamo anche il 207esimo anniversario dell’Arma dei Carabinieri. Una ricorrenza vissuta per il secondo anno consecutivo nel particolare clima causato dall’emergenza pandemia che, nonostante le aspettative legate al piano vaccinale, è tuttora causa di sofferenze e disagi per intere popolazioni, specialmente in Paesi come l’Italia”.
Bianco ha poi riportato le parole del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale di Corpo Armata, Teo Luzi: “è una situazione che condensa in sé il significato più profondo della celebrazione di questa giornata: il generoso impegno con il quale le donne e gli uomini dell’Arma sono al servizio della comunità, costantemente protesi alla tutela dei cittadini, specie i più fragili e vulnerabili, da qualsivoglia minaccia, rischio o ragione di insicurezza, un impegno totalizzante che costituisce l’autentica cifra distintiva della condizione di chi sceglie di indossare gli alamari… Ai sacrifici e alle rinunce che questo impegno comporta, corrisponde la più ambita delle gratificazioni: l’affetto della gente per la rassicurazione di cui i carabinieri sono capaci, per la vicinanza che sanno garantire, per la capacità di ascolto a loro riconosciuto”.
Roxanna Bianco ha poi comunicato che è giunta da Roma una lettera, in cui il Comandante Generale ha espresso “un grazie sentito all’ANC per la passione con cui contribuisce a trasmettere i tradizionali valori dell’Istituzione”. Infine, ha ringraziato la rappresentanza delle Forze armate presenti “per il proficuo e leale apporto di idee, iniziative e supporto”.
Conclusa la Messa e secondo la missione principe dei Carabinieri di essere “sempre vicini alla gente”, tutti i parrocchiani presenti sono stati invitati a partecipare a un rinfresco nella sala adiacente la chiesa, con brindisi e taglio della torta, accompagnato dall’Inno dei Carabinieri La Fedelissima.