Le luci di Flinders Street lo scorso 2 giugno hanno rivelato un’inaspettata sorpresa. La maestosità dell’Immigration Museum è risaltata, infatti, con i colori del tricolore italiano che hanno ricoperto la parete della facciata.

Centinaia gli ospiti invitati all’evento che si è tenuto al suo interno, organizzato dal Consolato Generale d’Italia a Melbourne, per celebrare il 77esimo anniversario della fondazione della Repubblica. 

Gli ospiti sono stati accolti da un caloroso benvenuto della console Hanna Pappalardo e da un gradito rinfresco, prima di dirigersi all’interno della maestosa stanza in stile classico dove si è tenuto il concerto lirico organizzato per l’occasione.

Tante le personalità presenti: oltre a quelle di rappresentanza istituzionale italiana, anche il ministro dell’Energia, Ambiente e Cambiamento climatico, Lily D’Ambrosio, in rappresentanza del premier Andrews, e il leader dell’opposizione, John Pesutto, entrambi di origini italiane. 

Nel suo discorso di benvenuto, Pappalardo ha ringraziato tutti gli ospiti presenti e, in particolare, i partner, Museums Victoria per l’ospitalità e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della serata. 

“Stasera stiamo celebrando l’anniversario del referendum istituzionale del 1946 che ha dato inizio a un nuovo sistema democratico del nostro Paese, dopo oltre vent’anni di regime e la fine dell’occupazione nazifascista – ha poi spiegato la Console –. In quell’occasione l’Italia scelse di essere una Repubblica; i nostri principi sono scritti nella nostra Costituzione e definiscono chi siamo. Da quel momento in poi i nostri obiettivi sono stati quelli di promuovere il progresso, di difendere la libertà, la democrazia e l’indipendenza. E proprio questi valori sono gli stessi che i nostri migranti hanno portato qui in questo bellissimo Paese e società multiculturale quale è l’Australia”. 

La parola è poi passata a Lily D’Ambrosio che ha ringraziato il Consolato italiano per l’invito e per il programma della serata che ha promosso le relazioni tra i due Paesi, con un particolare apprezzamento anche per il contributo musicale che sarebbe iniziato poco dopo. 

“L’Immigration Museum è un luogo storico che simboleggia tante culture che si sono conosciute e unite in questo Paese – ha poi proseguito il ministro –. Molti sono gli australiani con origini italiane che hanno aiutato il nostro Paese a crescere e a diventare quello che è oggi. Stasera è un onore, quindi, celebrare il forte legame che è sempre esistito tra l’Italia e l’Australia, in particolare il Victoria, e che continuerà a rafforzarsi sempre di più”.

Subito dopo è stato invitato sul palco anche il leader dell’opposizione John Pesutto: “I miei genitori arrivarono in Australia negli anni ’60. Quindi conosco bene le fatiche che gli immigrati italiani hanno dovuto superare appena arrivati. Oggi è la Festa nazionale italiana ed è un’occasione per celebrare anche tutti i loro sacrifici”. 

Terminati i discorsi ufficiali, le luci si sono abbassate per annunciare l’ingresso dei talentuosi artisti che hanno stregato la platea con un programma musicale interamente ideato per rendere omaggio a uno dei compositori italiani più amati e conosciuti di sempre: Giuseppe Verdi. 

Vasto è stato infatti il repertorio magnificamente suonato dalla pianista Andrea Katz che ha accompagnato tenori e soprani noti come Michelle Cook, Juel Riggall, Nathan Lay e Tomas Dalton. 

Gli ospiti sono stati così deliziati per circa un’ora con classici indimenticabili come Va, pensiero e celebri arie da La traviata, Aida, Don Carlos e l’Otello. 

Scrosciante l’applauso finale che ha meritatamente ringraziato gli artisti per la loro spettacolare esibizione. Il pubblico si è poi infine potuto dirigere al piano di sotto dove era stato allestito un appetitoso buffet in una cornice elegante, quella dell’Immigration Museum, che fa convivere dettagli di architettura classica e moderna, come a simboleggiare un incontro tra passato e futuro e soprattutto di incontro e di arricchimento culturale.