ADELAIDE – L’Italian Historical Society ha recentemente inaugurato una nuova iniziativa, ‘La Partenza: Viaggio verso un nuovo inizio’, una celebrazione dell’esperienza migratoria italiana in South Australia. 

L’evento, tenutosi presso il Migration Museum, ha evidenziato il prezioso contributo dei migranti italiani al tessuto culturale dello Stato, condividendo toccanti storie personali, oltre a sottolineare l’urgenza di preservare le narrazioni della migrazione per le generazioni future. 

Il pubblico ha compreso una sessantina di persone, con la presenza di autorità, collaboratori e membri della comunità. Tra le autorità politiche, il ministro dell’istruzione Blair Boyer, il vice capogruppo dell’opposizione nel Consiglio legislativo e ministro ombra dell’Istruzione, Heidi Girolamo, il membro indipendente del Consiglio legislativo, Jing Lee, il membro indipendente del Consiglio legislativo, Frank Pangallo, e il candidato per Morialta, Scott Kennedy. 

Tra i parlamentari federali, Steve Georganas e Tony Zappia. Tra i rappresentanti della cultura, la presidente dell’History Trust of South Australia, Elizabeth Ho, il responsabile curatoriale dell’History Trust of South Australia, Adam Paterson, la responsabile Musei dell’History Trust of South Australia, Carolyn Donaghey, l’ambasciatore dell’History Trust of South Australia, Julian Stefani, la presidente di Oral History Australia SA/NT., Christeen Schoepf, in rappresentanza del Consiglio di Storia SA, Carmel Pascale, il vicepresidente del Consiglio di Storia SA, David Sweet, e la presidente del SAMEAC, Luisa Greco. 

Tra i rappresentanti della comunità italiana: il consigliere Com.It.Es., Stefano Pratola, l’ex presidente della South Australian Association of Teachers of Italian (SAATI), Antonella Macchia, Maria Kitching, e il comitato di IHSSA al gran completo. Presenti anche Radio Italiana 531 e Radio Italia Uno. 

Numerosi gli interventi e le testimonianze: la professoressa Angela Scarino ha fatto da maestro di cerimonie, sottolineando il significato del progetto, così rilevante per la storia italiana e quella del South Australia. 

Elizabeth Ho ha dato il benvenuto a tutti i presenti, spiegando come il progetto abbia preso forma e sottolineando le numerose sfide affrontate dal team durante la sua creazione, esprimendo la sua profonda gratitudine per collaboratori e sponsor. 

Ha inoltre sottolineato l’importanza di preservare le storie della migrazione, lanciando un appello a integrare queste storie nei programmi scolastici, affinché le generazioni future comprendano il ricco patrimonio dei migranti italiani. Il discorso di Ho ha intrecciato aneddoti personali con un profondo apprezzamento per il valore della conservazione delle storie di migrazione, sottolineandone l’importanza come parte della storia collettiva dello Stato.

Blair Boyer ha condiviso le sue riflessioni, collegando il valore storico delle storie di migrazione al suo ruolo nell’istruzione, e riconoscendo la grande valenza dell’impegno dell’associazione per la comunità più ampia. Boyer ha poi raccontato della sua recente visita a un evento per studenti delle scuole superiori, incentrato sul progetto Virtual War Memorial, che preserva le storie dei militari australiani. 

Ha anche sottolineato l’importanza di documentare le storie di migrazione per garantire che rimangano accessibili e stimolanti, definendo le attività dell’IHSSA come un “deposito di memoria culturale” ed evidenziando il suo potenziale di accendere l’immaginazione degli studenti quando è legata alle loro storie e alle comunità locali. Boyer ha concluso auspicando che l’associazione sia uno stimolo alla resilienza per le giovani generazioni. 

È stata poi la volta di Heidi Girolamo, che ha condiviso un legame personale con l’immigrazione italiana attraverso la storia dei suoi suoceri, i quali hanno dimostrato forza e resilienza nello stabilirsi in un nuovo mondo. Jing Lee invece ha tenuto un discorso dal grande impatto emotivo, tracciando parallelismi tra le sue esperienze di migrante di prima generazione e il viaggio migratorio italiano. Ha elogiato lo spirito di comunità, la resilienza e la generosità dei migranti italiani, raccontando aneddoti di sostegno da parte dei suoi vicini italiani ed esprimendo profonda gratitudine alla comunità italiana per il suo contributo alla società, anche attraverso queste iniziative. 

Diversi partecipanti hanno condiviso le loro toccanti storie di migrazione, mettendo in luce la resilienza e la determinazione dei migranti italiani. Tra questi, Philip Donato, che ha raccontato la storia di suo padre, Michele, arrivato a 14 anni e diventato un ristoratore di successo, e Rachel Tullio, che ha raccontato la storia d’amore dei suoi genitori, segnata dalla separazione e dal ricongiungimento. 

I temi della resilienza, del sacrificio, senso di comunità, valore dell’eredità, sostegno, solidarietà e istruzione come ponte tra generazioni sono stati quelli emersi durante il corso dell’evento inaugurale. 

L’iniziativa stessa si è posta sia come celebrazione del passato sia come un faro per le generazioni future, garantendo che il viaggio dei migranti italiani continui a ispirare e risuonare negli anni a venire. Per l’occasione, un libro commemorativo è stato distribuito ai presenti, reso possibile grazie alla generosità di Galipo Food Company e di Jing Lee.