ADELAIDE – Lunedì 2 giugno, il Consolato Italiano ad Adelaide, congiuntamente all’ufficio del premier Peter Malinauskas, ha organizzato un rinfresco presso la Visionary Ballroom del Crowne Plaza in Frome Street, per celebrare il 79esimo anniversario della Festa della Repubblica, alla presenza di cavalieri, commendatori e vari rappresentanti della comunità italiana.
La ministra Zoe Bettison presente in veste di MC e, oltre al premier Peter Malinauskas e al console Ernesto Pianelli, presenti anche l’onorevole Nicola Carè, il leader dell’opposizione Vincent Tarzia, l’ex governatore del South Australia Hieu Van Le, la vicepremier Susan Close, la sindaca di Adelaide Jane Lomax Smith e il sindaco di Norwood, Payneham & St Peters, Robert Bria, e ancora Jing Lee, Frank Pangallo, Tony Zappia, Robert Freer, in rappresentanza delle Forze della Difesa, Li Dong, la console generale delle Repubblica Cinese, Alexandra Theodoropoulou, la console generale della Grecia in South Australia Marinella Marmo, la presidente Com.It.Es. Luisa Greco e molti altri.
Dopo gli inni nazionali, australiano e italiano, ha preso la parola Peter Malinauskas: “Oggi, 79 anni fa, fu un momento di eccezionale importanza, non solo nel contesto italiano ed europeo, ma in quello mondiale. Fu un’occasione epocale, perché ci fu la dimostrazione di un popolo che scelse l’unità, una repubblica in cui i cittadini sarebbero stati i decisori ultimi del proprio elettorato, della propria comunità e del percorso futuro della propria nazione. Fu un forte rifiuto di ciò che avevano visto durante gli anni di Mussolini e un’energica adesione a tutte le aspirazioni e le speranze che il popolo italiano nutriva per la democrazia in Europa. E mentre ci avviciniamo all’80esimo anniversario di questa epocale ricorrenza il prossimo anno, dobbiamo riflettere sulla nostra attuale situazione rispetto alla missione che il popolo italiano scelse 79 anni fa”.
“Perché il progetto democratico è fragile e prezioso oggi come lo era allora – ha continuato –. Le persone hanno sollevato interrogativi sul funzionamento della democrazia. Ed è per questo che è così importante celebrare occasioni come questa, non solo per riflettere sulla storia, ma anche per contemplare il progetto democratico e le partnership future. C’è qualcosa che credo sappiamo tutti in questa sala: il rapporto tra Australia e Italia rimane saldo, forte e autentico, perché si basa su valori comuni, che trascendono le questioni di libertà e l’impegno per la democrazia, ma che rappresentano i valori delle persone e il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri. Quando penso alle migliori tradizioni e ai migliori esempi del contributo della comunità italiana al nostro Stato, mi vengono in mente due cose: il contributo ineguagliabile che la comunità italiana ha apportato alla creazione del nostro Stato e i valori della famiglia e dell’amore che emergono ogni volta che ho l’opportunità di interagire con persone di origine italiana. C’è qualcosa nella vostra cultura che parla di generosità di cuore e di spirito”.
“E poi, dietro a tutto questo, ci sono centinaia, se non migliaia, di volontari in questa comunità che organizzano eventi da oltre 50 anni, contribuendo al senso di coesione, ora più che mai fondamentale”, ha aggiunto.
Ha poi ricordato alcuni suoi compagni di liceo di origine italiana, tra cui Michael Callisto, dell’associazione San Rocco e Michael e Nick Lombardi: “Occasionalmente, ho avuto l’opportunità di sedermi al tavolo della vostra famiglia e parlare con vostra madre e vostro padre e sviluppare un senso di cameratismo e amicizia, ma non ci sono molte persone che non siano entrate in una famiglia di lingua italiana provenienti da un contesto non italiano, che non abbiano lasciato una cena di famiglia senza un briciolo di gelosia”.
Ha infine ribadito l’impegno del governo alla preservazione della lingua italiana. È quindi intervenuto il console Ernesto Pianelli, che ha ringraziato il governo del South Australia e in particolare Zoe Bettison per poi rivolgersi ai presenti: “La vostra presenza esprime la forza dei legami che ci uniscono. Sentiamo ancora l’importanza di impegnarci per la pace, la tutela dei diritti, il perseguimento di libertà e sviluppo, crescita economica e democrazia. Il 2025 è un anno molto importante, poiché segna anche il 70esimo anniversario dell’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite. E oggi, l’Italia continua a contribuire al raggiungimento degli obiettivi: dalla pace alla sicurezza, dalla promozione alla difesa dei diritti umani, fino alla sostenibilità”.
Ha quindi condiviso alcuni dei risultati dell’Italia nel 2024 in vari campi, tra cui l’economia circolare, dove l’Italia è leader in Europa per quanto riguarda i tassi di occupazione e le energie rinnovabili, come l’acciaio verde e l’agricoltura sostenibile; l’Italia che è fortemente presente con un numero significativo di aziende certificate e una politica di prossimità, il turismo congressuale, l’industria farmaceutica, che registra una crescita record e una forte innovazione. Inoltre, l’Italia detiene il record mondiale di siti patrimonio dell’UNESCO, con 60 siti riconosciuti.
Conclusi i discorsi di Malinauskas e Pianelli, il tradizionale brindisi. Come ogni anno, si è poi proseguito con la consegna dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, quest’anno assegnata a Rosa Matto per il suo impegno nel settore dell’enogastronomia, unanimemente riconosciuta in South Australia come un’icona e un riferimento della cultura e delle tradizioni culinarie, “contribuendo alla promozione e alla conservazione delle tradizioni gastronomiche italiane”, oltre alla sua incessante attività professionale ed editoriale con cui ha valorizzato la cultura italiana “non solo da un punto di vista strettamente gastronomico, ma anche sotto il profilo della diversità regionale”.
Infine, è intervenuto anche Nicola Carè che ha portato i suoi saluti alla comunità italiana.
Concluse le parti ufficiali, il Montana String Quartet ha intrattenuto gli ospiti durante il cocktail con la musica di Giuseppe Verdi.