ADELAIDE – Lo scorso 20 agosto, presso la chiesa di San Francesco d’Assisi a Newton si è tenuta la festa in onore di San Rocco, patrono di Molinara e protettore dalla peste e dalle malattie infettive. Una celebrazione molto sentita dai numerosi molinaresi che, a partire alla metà del secolo scorso, hanno emigrato in South Australia. Tra l’altro, lo scorso anno, l’associazione di fedeli ha celebrato i primi 65 anni di devozione a Adelaide. 

La giornata di festa ha avuto inizio con la processione in cui la statua di San Rocco viene portata a mano, accompagnata dalla Banda Maltese e dalle altre numerose associazioni religiose, con relativi stendardi, che fanno capo alla parrocchia di Newton. Come tradizione, durante la processione, padre Eldridge ha fermato il corteo per benedire i campi, in segno di buon auspicio. 

La processione si è conclusa in chiesa, dove la statua di San Rocco è stata deposta a fianco dell’altare. La chiesa era gremita. Finita la messa, celebrata dal parroco padre Eldridge, i fedeli hanno recitato la preghiera a San Rocco. La messa era cantata dal coro di San Francesco. 

Michael Callisto ha preso la parola per dare il benvenuto a tutti i presenti e per ringraziare i frati Cappuccini, che da tanti anni ospitano la festa e custodiscono nella chiesa di San Francesco la statua di San Rocco durante l’anno: “Grazie per il vostro supporto e la vostra guida durante l’anno”. Michael Callisto ha poi voluto ricordare che i frati Cappuccini lasceranno presto la parrocchia di Newton e, per questo, a nome dell’associazione, ha augurato loro ogni bene per il futuro. 

Sono state poi riconosciute le autorità presenti: Vincent Tarzia, John Gardner, Jill Whittaker, sindaca di Campbelltown, con i consiglieri Claude Scalzi e Dom Barbaro: “Grazie a tutti per il vostro continuo sostegno e per la vostra costante presenza alla festa”. 

Michael Callisto ha poi espresso la sua gratitudine alle varie associazioni religiose presenti, che hanno partecipato alla processione con i loro stendardi, aggiungendo alle celebrazioni solennità e tradizione, alla banda maltese Queen of Victories e ai vari bambini che hanno seguito la processione con i loro mantelli tradizionali rossi, prima di ripercorrere la storia dell’associazione: “Il 16 agosto 1955, un piccolo gruppo di migranti di Molinara, invece di andare a lavorare, si recò alla chiesa di San Francesco d’Assisi. Qui, chiesero a Padre Nicola Simonazzi di celebrare per loro una messa in onore del Santo Patrono San Rocco. Il padre accolse con grande entusiasmo la richiesta e, dopo la messa, ha accettato il loro invito a pranzo. Quel pranzo durò fino a notte fonda. Rimasto toccato dalla profonda devozione, alla fine della cerimonia don Nicola si rivolse al gruppo dicendo loro di aver onorato San Rocco senza grandi manifestazioni, ma devotamente facendo la più grande festa del mondo. Il padre benedì poi i presenti in nome di Dio e di San Rocco”. 

Al termine del suo discorso: “Sento quanto sia importante riflettere sull’importanza della comunità nella nostra vita e su come far parte di essa ci dia un senso di appartenenza. Siamo fortunati oggi a far parte di molte di esse: la comunità di San Rocco, la parrocchia di San Francesco d’Assisi, la comunità italiana qui a Adelaide e la nostra comunità del South Australia. Sono sicuro che a quel tempo i nostri predecessori non se ne rendessero conto, ma quel piccolo gruppo di migranti molinaresi il 16 agosto 1955 ha iniziato una grande cosa. Infine, per me oggi è importante a ringraziare tutti voi e la nostra comunità devota a San Rocco, che anno dopo anno partecipa alle celebrazioni per il nostro Santo Patrono”.