CANBERRA - La dichiarazione è stata fatta, mentre cresce la diffidenza nei confronti dei centri per la prima infanzia in seguito alle gravi accuse di abusi su minori avvenuti in alcuni asili di Melbourne.
Durante la campagna elettorale federale, Albanese aveva identificato l’accesso universale e sostenibile all’asilo nido come la riforma principale per la quale desidera essere ricordato. Tuttavia, le recenti accuse rivolte a Joshua Brown – che deve rispondere di 70 capi d’imputazione, tra cui violenza sessuale su minori – stanno suscitando forti dubbi sulla capacità del sistema di garantire la sicurezza in un settore in rapida espansione proprio grazie ai sussidi pubblici.
“Questo rafforza la necessità di un ruolo federale più forte nell’assistenza all’infanzia”, ha dichiarato Albanese all’AAP, confermando l’intenzione di procedere con una riforma profonda.
Molti critici puntano il dito contro il modello attuale, che eroga sussidi governativi a favore di operatori privati a scopo di lucro, un modello che sta venendo accusato di favorire il taglio dei costi a scapito della qualità. Alla domanda se il settore dovrebbe essere gestito come le scuole pubbliche, Albanese ha risposto: “Vedremo come si evolverà”.
Il primo ministro ha sottolineato anche il valore della co-localizzazione degli asili con le scuole pubbliche per motivi pratici e di produttività, raccontando la sua personale esperienza come genitore.
Il primo passo correttivo sarà introdotto dal ministro dell’Istruzione Jason Clare, che presenterà una legge per consentire ispezioni a sorpresa e il ritiro dei fondi pubblici a quei centri che non rispettano standard di sicurezza e qualità.
Questa misura è tra le quattro priorità legislative del governo al rientro di domani in Parlamento, assieme al taglio del 20% del debito studentesco, alla tutela delle maggiorazioni salariali nei fine settimana e alla conferma dei nuovi 24 deputati del partito laburista.
Reduce da una visita diplomatica di sei giorni in Cina, Albanese ha dichiarato di essere pronto a proseguire con decisione le riforme a lungo termine, affermando: “Il mondo sta cambiando rapidamente e possiamo scegliere se guidare questo cambiamento o subirlo”.