BUENOS AIRES - Il 2025 è stato un anno intenso e ricco di iniziative per il Centro Umbro di Buenos Aires, un anno segnato dalla continuità dei progetti storici e dall’apertura a nuove modalità di diffusione della cultura italiana.
A tracciare un bilancio è Marcelo Lucarini, segretario del Centro, che ripercorre il lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e guarda con fiducia al 2026.
“Uno dei pilastri dell’attività del Centro Umbro resta il programma radiofonico l’Ombelico Del Mondo, in onda ininterrottamente dal 2005”, sottolinea con orgoglio. Nel corso del 2025 il programma ha inaugurato una nuova fase, trasferendosi su Radio Belgrano AM 570 e ampliando il proprio pubblico grazie alla trasmissione in diretta su YouTube attraverso il canale ufficiale dell’emittente.
Il programma, della durata di un’ora, va in onda ogni domenica dalle 10 alle 11 ed è interamente dedicato alla diffusione della cultura italiana, con uno sguardo attuale sui temi contemporanei.
Ampio spazio è riservato all’Italia in generale e all’Umbria in particolare, con l’obiettivo di far conoscere la regione e promuovere le attività del Centro, inclusi i viaggi culturali in Italia.
Accanto alla radio, proseguono anche nel 2026 i corsi di lingua e cultura italiana, una delle attività più consolidate del Centro Umbro. “I corsi si sviluppano lungo tutto l’arco dell’anno e coprono diversi livelli, in accordo con il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Durante l’estate prendono il via anche i corsi intensivi estivi”, spiega Marcelo, invitando a partecipare chiunque voglia approfittare delle vacanze per imparare l’italiano o perfezionare le proprie competenze.

Tra le novità dell’anno ci sono stati due corsi di storia del cinema italiano, svolti in presenza e “molto apprezzati dal pubblico”, come sottolinea Lucarini con orgoglio, senza scartare la possibilità di riperete l’iniziativa nel 2026. Il primo ha ripercorso le origini del cinema italiano fino al Neorealismo; il secondo ha approfondito l’evoluzione dal Neorealismo ai giorni nostri.
Ma non tutto è academico al Centro Umbro: non sono mancati i momenti conviviali, fondamentali per la vita associativa.
Come tutte le associazioni italiane, ha organizzato pranzi e feste dedicati alla valorizzazione dei piatti tipici umbri. Il 14 dicembre, per esempio, i partecipanti hanno potuto gustare la tradizionale porchetta.
Nel 2025 si è svolta anche una nuova edizione del viaggio Binario Due. “Questo progetto è nato dieci anni fa, nel 2015, quando ancora non si parlava di turismo delle radici – spiega Lucarini –. L’Umbria non è considerata una destinazione turistica per il pubblico argentino: le agenzie offrono Firenze, Roma, Venezia, la Sicilia, Napoli, la Costiera Amalfitana. Noi invece ci siamo proposti di portare la gente a conoscere la nostra magnifica regione”.
I partecipanti al progetto sono in parte discendenti di italiani, e in particolare di umbri, che hanno vissuto il viaggio come un ritorno alle proprie origini, ma non esclusivamente. Come spiega Marcelo, “per noi l’idea di turismo delle radici è un ritorno alle radici italiane che tutti gli argentini abbiamo, in qualche modo: radici culturali con l’Italia, al di là dell’avere o no parenti che risiedano lì”.
Quest’anno si è svolto dal 5 al 23 ottobre, con una tappa centrale in Umbria, e un persorso anche in Puglia, dato che viene sempre aggiunta una nuova destinazione per offrire novità ai molti che ripetono l’esperienza di Binario Due.
Per cocludere in bellezza il 2025, il Centro Umbro parteciperà, il 26 dicembre, a una cena di fine anno a Casa Paradiso, il ristorante di Donato De Santis, nell’ambito del progetto “Italia+, cucina e cultura”, volto a rafforzare il ruolo delle associazioni italiane.
L’appuntamento è all’Alcorta Shopping (Salguero 3172). L’evento prevede, alle ore 19, una conferenza a ingresso libero sulle tradizioni natalizie e di Capodanno in Umbria: dal grande albero di Natale di Gubbio, considerato il più grande del mondo, al primo presepe realizzato da San Francesco d’Assisi nel 1223, fino alla gastronomia tipica delle festività. Seguiranno una degustazione e, per chi lo desidera, una cena con piatti umbri curata dallo chef De Santis. In questo caso è necessario prenotare (tel/whatsapp: 11-6609-1464).
“Voglio lasciare un messaggio di ringraziamento per questo spazio che ci avete dato e auguro un buon anno 2026 per tutte le associazioni italiane e per tutta la comunità italiana in Argentina”, conclude il segretario del Centro Umbro di Buenos Aires, che guardando al futuro riconosce le difficoltà del contesto attuale, ma ribadisce la volontà di lavorare con impegno e progettualità... “Con l’aspettativa di poter continuare a fare cose”.