Lo scorso 7 maggio la console d’Italia a Brisbane Luna Angelini Marinucci ha partecipato alla sentita cerimonia che ha ricordato l’incredibile battaglia del Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale, combattuta tra il 4 e 8 maggio 1942 al largo delle coste del Queensland. Una cerimonia che ricorda i caduti, ma che simboleggia anche l’affacciarsi dell’Australia sul teatro della politica mondiale come nazione indipendente e affermata, scrollandosi per sempre l’appellativo di “colonia”.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la battaglia del Mar dei Coralli fu uno scontro navale particolarmente significativo tra le forze giapponesi e quelle alleate, avvenuto nelle acque dell’oceano Pacifico. Anche se l’Australia non giocò un ruolo diretto in questa battaglia, in quanto le operazioni furono principalmente condotte dalle forze navali statunitensi e giapponesi, svolse comunque una funzione fondamentale nella difesa delle acque territoriali.

Data la posizione strategica nel Pacifico sud-occidentale, l’Australia divenne un importante avamposto per le forze alleate subendo poi una serie di attacchi da parte dell’impero nipponico. Durante la battaglia del Mar dei Coralli, le truppe e le basi australiane fornirono supporto logistico per le operazioni alleate, partecipando anche a diverse altre azioni nell’area del Pacifico, inclusa la battaglia del Mar di Giava e la precedente battaglia di Midway. Questo ruolo rappresenta il momento in cui veramente, come detto, l’Australia si affacciò come nazione indipendente definitivamente legata agli alleati e agli Stati Uniti.