CANBERRA - L’annunncio è stato fatto mentre le indipendenti Teal spingono per un ripensamento sul piano “irrealistico” del governo laburista di costruire 1,2 milioni di abitazioni entro 5 anni.

Riferendosi allo schema di deduzioni fiscali che favorisce chi investe in immobili, Jim Chalmers ha dichiarato oggi che “non si dovrebbe anticipare che faccia parte della nostra politica abitativa”, tranquillizzando di fatto gli investitori sull’assenza di modifiche allo schema, per poi spiegare che, pur avendo ordinato in merito una consulenza al suo dipartimento, non è in programma una grande nuova riforma.

“Stiamo puntando su altri progetti: rilascio di terreni, infrastrutture minori, il programma ‘help-to-buy’ e molte più abitazioni pubbliche per liberare il mercato”.

All’inizio del mese si erano moltiplicate le speculazioni su una riforma del “negative gearing”, dopo che Chalmers aveva chiesto al Dipartimento del Tesoro di esplorare opzioni per eliminare il regime fiscale dalla valenza politica estremamente delicata.

I Verdi, le indipendenti Teal e diversi parlamentari laburisti che preferiscono rimanere nell’anonimato chiedono che il governo riproponga la linea politica portata alle elezioni del 2019 che prevedeva la riduzione del “negative gearing” e delle deduzioni sulle plusvalenze.

Secondo un nuovo modello elaborato dalla Biblioteca Parlamentare su richiesta dei Verdi, la riforma dell’agevolazione fiscale presentata nel 2019 potrebbe vedere passare quasi 300mila abitazioni dagli investitori immobiliari ai proprietari di case. La stima è in linea con precedenti studi che indicano che tali riforme ridurrebbero i prezzi delle case e innalzerebbero il tasso di proprietà.

Contemporaneamente, Chalmers si sta trovando a fronteggiare le pressioni che arrivano dalle Teal, che hanno scritto al ministro per l’Edilizia abitativa Clare O’Neil, sostenendo come l’obiettivo del governo di 1,2 milioni di case sia irrealistico.

La Teal Allegra Spender ha sottolineato che i 3,5 miliardi di dollari - che andrebbero a quegli stati che rispettano gli obiettivi nel 2029 - sono “troppo lontani nel tempo e incerti per essere efficaci”.

Gli indipendenti suggeriscono che i fondi federali sarebbero più utili se utilizzati per sbloccare subito l’offerta abitativa, con incentivi per leggi di zonizzazione più flessibili e per la realizzazione di infrastrutture locali.

Queste pressioni si stanno concretizzando in un momento di crescente attenzione sulle difficoltà del mercato immobiliare, con costruzioni di nuovi alloggi a livelli storicamente bassi a causa dell’aumento dei costi e della carenza di manodopera.