CANBERRA - Le aperture di Chalmers sulla riforma della Reserve Bank (RBA), puntano a rimuovere la diffidenza dell’opposizione che sospetta che i laburisti stiano pianificando di piazzare nel consiglio della Banca centrale elementi vicini al governo Albanese.

I negoziati sulle riforme sono in gran parte in fase di stallo da mesi, avendo la Coalizione sollevato dubbi e timori riguardo al riassetto proposto da Chalmers.

Uno dei maggiori ostacoli rimane l’idea di creare un nuovo consiglio della Banca dedicato alle politiche monetarie, mentre un secondo consiglio, separato dal primo, si assumerebbe la responsabilità della governance della RBA.

Secondo la proposta originaria di Chalmers, l’attuale consiglio verrebbe infatti diviso in due, ma i sei membri esterni nominati dal governo non diventerebbero immediatamente parte del nuovo consiglio responsabile, tra le altre cose, di scelte come quelle relative al costo del denaro.

Quei membri che volessero entrare a far parte del gruppo responsabile della politica monetaria dovrebbero inviare una richiesta a Chalmers esprimendo il proprio desiderio di essere inclusi.

La procedura aveva attirato critiche da parte dell’opposizione, che vi aveva intravisto la possibilità per il governo di riempire il nuovo consiglio con soggetti selezionati allineati ai laburisti, consentendo all’esecutivo di interferire con la gestione dell’economia.

Chalmers aveva inizialmente tenuto il punto sostenendo che il piano avrebbe consentito a volti nuovi di unirsi alla RBA, citando la necessità di rinnovamento come fattore chiave motivante dietro il processo di riforma, ma ieri sera ha cambiato tono e ha ceduto alle richieste dell’opposizione.

In una nota inviata al ministro ombra del Tesoro Angus Taylor, Chalmers ha scritto che tutti e sei i membri esterni che fanno parte dell’attuale Consiglio di amministrazione della Banca verrebbero automaticamente trasferiti al nuovo Consiglio di politica monetaria, una concessione chiave che potrebbe finalmente vedere entrambe le parti compiere progressi in direzione di un accordo.

Chalmers ha inoltre fatto marcia indietro rispetto alla precedente promessa di rimuovere la capacità del Tesoriere di ignorare le decisioni sui tassi d’interesse, un’altra raccomandazione della revisione indipendente della RBA, anche se continuerà a porre nuovi limiti a tale potere.

Secondo la nuova proposta, il governo potrebbe porre il veto sulle decisioni sui tassi d’interesse solo nel caso in cui decidesse che queste siano state prese non dando priorità all’interesse pubblico.

Taylor è apparso esprimere un cauto ottimismo, anche se ha sostenuto che ci vorrà del tempo da parte dell’opposizione per esaminare la nuova proposta prima che si possa raggiungere un accordo.

“Non ci sono state discussioni successive. Come ci si aspetterebbe, ci prenderemo il nostro tempo e lavoreremo nei dettagli. Come sempre, affronteremo questi negoziati in buona fede e con fiducia”, ha commentato Taylor

Nonostante lo stallo dei negoziati tra i due maggiori partiti, dato che le riforme non hanno rispettato la data di inizio del 1 luglio originariamente proposta, Chalmers si è dimostrato irremovibile nel suo desiderio di raggiungere un accordo con l’opposizione evitando di fare affidamento sui Verdi o sugli indipendenti per il suo passaggio in parlamento.

L’opposizione si dichiara altrettanto desiderosa di raggiungere un accordo con i laburisti, sostenendo che qualsiasi riforma influenzata dai Verdi avrebbe un effetto disastroso sull’economia.