CARACAS - Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha confermato giovedì che la compagnia petrolifera statunitense Chevron ha ricevuto una licenza per continuare a operare nel Paese sudamericano.
La decisione giunge dopo l’intesa raggiunta la scorsa settimana tra Washington e Caracas per uno scambio di cittadini incarcerati.
“Effettivamente, Chevron è stata informata della concessione di licenze per proseguire le sue operazioni in Venezuela, e ha comunicato la notizia alla vicepresidente esecutiva Delcy Rodríguez”, ha dichiarato Maduro in un’intervista concessa al canale Telesur.
L’amministrazione di Donald Trump aveva sospeso le attività di estrazione di greggio della compagnia nel maggio 2020, nell’ambito delle sanzioni contro il governo venezuelano.
Secondo la stampa americana, la decisione di Washington sarebbe maturata in un contesto più ampio di negoziati, che ha incluso il rimpatrio di 10 cittadini statunitensi detenuti in Venezuela e il trasferimento di 252 venezuelani precedentemente espulsi dagli Stati Uniti e incarcerati in El Salvador.
Alla domanda se la nuova licenza sia collegata alla liberazione di 252 migranti venezuelani detenuti in una prigione di massima sicurezza in El Salvador, il capo di Stato ha risposto con un laconico: “No comment”.
Durante l’intervista, Maduro ha rivendicato i risultati ottenuti nel settore energetico nonostante le restrizioni: “In tutto questo tempo, il Venezuela è cresciuto del 12% nella produzione petrolifera, con sforzi propri”.
“Non abbiamo bisogno di licenze per produrre, abbiamo imparato il nostro cammino, passo dopo passo”, ha affermato, aggiungendo che il suo governo ha lavorato per stabilizzare l’economia, “in particolare nell’industria degli idrocarburi”.
Maduro ha annunciato che sono in corso tavoli tecnici per la piena ripresa delle attività di Chevron. “La compagnia ha 102 anni in Venezuela, e io voglio che ne abbia altri 100, lavorando senza problemi”, ha sottolineato. Il presidente venezuelano ha poi colto l’occasione per invitare le imprese Usa a tornare nel Paese.
In passato, la compagnia aveva già ricevuto autorizzazioni temporanee: nel novembre 2022, l’amministrazione Biden aveva concesso licenze in concomitanza con il dialogo tra governo e opposizione in vista delle elezioni presidenziali. Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, la licenza era stata revocata ad aprile e prorogata fino al 27 maggio.
Attualmente, Chevron deteneva solo permessi limitati per operazioni di manutenzione, simili a quelli in vigore prima del 2022.